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L'omicidio di Chiara Poggi

Delitto di Garlasco, la resa dei conti nel collegio difensivo di Sempio. Lovati: "Ho il timore di essere sollevato dall'incarico"

L'avvocato è intervenuto a Mattino 5 rispondendo alle domande di Federica Panicucci

Giovanni Ramiri

09 Ottobre 2025, 12:18

Delitto di Garlasco, la resa dei conti nel collegio difensivo di Sempio. Lovati: "Ho il timore di essere sollevato dall'incarico"

L'avvocato Lovati e nel riquadro Andrea Sempio

“La famiglia Sempio, perché lei è il difensore, come ha reagito?”. E’ la domanda che Federica Panicucci, conduttrice di Mattino 5, ha posto, stamani giovedì 9 ottobre, a Mattino 5, all’avvocato Massimo Lovati. La trasmissione è tornata a occuparsi delle indagini del delitto di Garlasco; è al centro del dibattito, c’è proprio Lovati, sul quale si sono abbattute critiche e polemiche dopo le ultime dichiarazioni. “Ho il timore di essere sollevato dall’incarico”, afferma Lovati. “Lei ne ha parlato?”, chiede la Panicucci. “Per ora no, penso che ci troveremo stasera”, risponde Lovati. E ancora: “Io voglio rimanere, ma non dipende da me”.


Lovati e Panicucci

Nel corso di Mattino 5 Lovati ha affrontato diversi argomenti, tornando a parlare delle indagini precedenti. “Per me l’indagine del 2017 – afferma Lovati - è nata solo perché un’agenzia investigativa privata ha pedinato il mio assistito tre mesi trovando ben poco, poi hanno preso alcuni oggetti da lui provenienti, sostenendo ci fosse il suo dna. Poi c’è stata la consulenza, sulla quale avrei tante cose da dire. Per me è stata una macchinazione”. “Il fascicolo del 2017 era composto unicamente da un atto, un fascicolo della Skp di Milano – aggiunge l’avvocato - Macchinazione non è un’offesa. Io sono stato querelato, ho detto che nel 2017 è stata una macchinazione, non vorrei che lo fosse ancora”.

Se da una parte Lovati si difende con fermezza e mette in luce le proprie perplessità sulla legittimità delle indagini condotte, dall’altra non mancano tensioni interne e risposte esterne. L’avvocata Angela Taccia, che difende Andrea Sempio insieme a Massimo Lovati nel nuovo filone del delitto di Garlasco, ha rilasciato una lunga intervista nella trasmissione "Ignoto X" condotta da Pino Rinaldi. Taccia ha riconosciuto pubblicamente la grande competenza di Lovati in diritto processuale e penale, spiegando di averlo coinvolto e scelto personalmente nel caso, ma ha ribadito di sentirsi spesso perplessa per il suo approccio mediatico e per alcune scelte comunicative.

Angela Taccia

Taccia ritiene che Lovati abbia “genio e sregolatezza”, ma non vuole giustificare comportamenti che considera problematici, soprattutto in relazione alla costante presenza televisiva del collega. Pur rispettando il ruolo di Lovati, sottolinea come sia necessario mantenere la concentrazione sulla difesa tecnica e sull’assistito, evitando di alimentare polemiche o apparire ripetutamente sui media, dato il delicato lavoro da svolgere per Andrea Sempio.

Durante l’intervista, Taccia ha chiarito anche la propria posizione sulla condanna definitiva di Alberto Stasi, affermando di rispettare i verdetti ma non di condividere pienamente la sicurezza del giudizio. Ha sottolineato inoltre che eventuali dubbi su Stasi non implicano automaticamente la colpevolezza di Sempio, rimarcando l’impegno della difesa a tutelare i diritti dell’assistito senza gettare ombre su altri protagonisti del caso.

Taccia ha affrontato un errore che le era stato attribuito sull’orario della chiamata riguardante la morte di Chiara Poggi: ha ammesso la svista, spiegando che quella mattina faceva sport e ha pranzato tardi, rendendosi conto poi che la chiamata non poteva essere precedente a quella ricevuta dalla madre di Chiara. In questa occasione, ha ribadito la propria trasparenza sulle informazioni fornite agli inquirenti.

Un punto importante evidenziato dall’avvocata riguarda la rinuncia dell’ex comandante dei RIS, Luciano Garofano, all’incarico di consulente per Andrea Sempio. La scelta, secondo Taccia, è stata determinata da divergenze profonde su metodologia e ruoli tra consulenti tecnici e avvocati della difesa. Taccia pone l’accento sulla necessità di lavorare in squadra, rispettando le competenze di ciascuno, e ritiene che Garofano avesse una visione troppo “direttiva” della difesa giuridica.

Luciano Garofano

Infine, la legale ha raccontato di aver già avviato una collaborazione con il nuovo consulente, l’ex poliziotto Armando Palmegiani, e di avere definito una linea d’azione concreta e condivisa con tutto il team, pur tra difficoltà e perplessità iniziali di Lovati. Taccia, giovane e determinata, rinnova così l’impegno a gestire la strategia difensiva con attenzione e unità, cercando di limitare i rischi derivanti da dinamiche umane o mediatiche poco funzionali all’interesse del suo assistito.

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