L'omicidio di Chiara Poggi
Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio
Massimo Lovati, avvocato difensore di Andrea Sempio, indagato nel delitto di Garlasco, ha rotto il silenzio stampa imposto solo il giorno prima, intervenendo ieri sera giovedì 2 ottobre nel programma televisivo “Dritto e Rovescio” condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4. Nel corso della trasmissione, Lovati ha affrontato con decisione le accuse di corruzione che coinvolgono il suo assistito e alcune figure indagate nell’ambito delle nuove indagini, definendo l’intero impianto accusatorio privo di fondamento e lacunoso.
Paolo Del Debbio
L’avvocato ha commentato in modo dettagliato la questione dei cosiddetti “pizzini”, i bigliettini con cifre scritte che secondo l’accusa proverebbero la vicenda di denaro legata al tentativo di influenzare l’ex pm Mario Venditti. Lovati ha confermato che i pizzini in realtà sono due, precisando che quello più citato, sul quale si legge “Venditti Gip Archivia x 20. 30 Euro”, non riporta cifre significative in termini di denaro reale ma piccole somme, e ha spiegato che il secondo pizzino, meno discusso, riporta una colonna di cifre in penna (circa 12 importi) con le parole “Garofano” e “Lovati” scritte in matita, riferite alle somme versate dal padre di Sempio per la difesa legale del figlio. Negli scambi con Del Debbio ha chiarito: “Non si capisce quale sia la somma vera. Se si considerano i prestiti fatti alla famiglia Sempio sono 43mila euro, se si considerano i prelievi sono 35mila. Non è chiaro quanto davvero sarebbe stato dato a Venditti né agli ausiliari che lo avrebbero aiutato. Non è credibile che Sempio si sia presentato in procura con la busta di soldi. Non c’è neanche il corruttore, quindi di cosa stiamo parlando?”.
Massimo Lovati
La replica di Paolo Del Debbio si è fatta pungente nel contestare che la corruzione possa avvenire con cifre irrisorie come quelle indicate nel primo pizzino, sottolineando con sarcasmo che “Se uno fa un atto illegale per 20 euro, lo fa un barbone della stazione”.
Questa apparizione televisiva rappresenta un colpo di scena dopo l’annuncio del silenzio stampa di Lovati, comunicato il giorno prima durante la partecipazione a “Storie Italiane” su Rai 1, poche ore prima, dove aveva cancellato tutte le interviste previste per motivi di riservatezza. Proprio là aveva mostrato un atteggiamento più riservato e cauto, dichiarando la necessità di sospendere le dichiarazioni per tutelare il proprio assistito in un momento delicato delle indagini. Lovati rappresenta una delle figure principali nel dibattito mediatico nato dopo la riapertura delle indagini per l'omicidio di Chiara Poggi. Con le sue dichiarazioni, talvolta fuori dagli schemi, ha calamitato l'attenzione del pubblico.
Il caso di Garlasco, con la recente riapertura delle indagini e il coinvolgimento dell’ex pm Venditti indagato per corruzione, continua a tenere alta l’attenzione pubblica e giudiziaria. Lovati, con questo intervento diretto in tv, ha voluto mettere in chiaro la sua posizione difensiva e ribadire il suo impegno nella tutela dei diritti di Sempio, denunciando la mancanza di certezze e l’inconsistenza delle accuse finora emerse.
Durante la stessa puntata di “Dritto e Rovescio” sono intervenuti anche altri ospiti di rilievo che hanno contribuito al dibattito sul caso di Garlasco. Il direttore dell’Unità, Sansonetti, si è confrontato con Umbero Brindani, direttore di “Gente”, e Ilaria Cavo.
La puntata completa
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