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L'omocidio di Chiara Poggi

Delitto di Garlasco, furia De Rensis: "Roba orribile. Surreale. Sullo sfondo un omicidio terribile". La rabbia dell'avvocato per le telefonate Spoto-Sempio

A Ore 14 Sera ampio dibattito sulle intercettazioni

Giovanni Ramiri

03 Ottobre 2025, 06:00

Delitto di Garlasco,  furia De Rensis: "Roba orribile. Surreale. Sullo sfondo un omicidio terribile". La rabbia dell'avvocato per le telefonate Spoto-Sempio

Le intercettazioni discutte a Ore 14 Sera

“Dammi ancora una mezz’oretta, così almeno riusciamo a fare due chiacchiere”. È una delle intercettazioni tra il maresciallo Giuseppe Spoto e Andrea Sempio, fatte ascoltare nella puntata di giovedì 2 ottobre di Ore 14 Sera, che è tornata ad occuparsi del delitto di Garlasco. Il maresciallo informa Sempio che arriverà alle quattro e mezza e non alle quattro come originariamente previsto.

Milo Infante


“Mai vista una roba del genere”, attacca il conduttore Milo Infante, durante la puntata che ha proposto un ampio approfondimento sulle nuove indagini per l'omicidio di Chiara Poggi. “Avranno parlato di calcio o di cinema o di moda”, ironizza Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi. In studio tutti concordano che quanto ascoltato sia quantomeno insolito. “C’è un altro passaggio peggiore – afferma la criminologa Roberta Bruzzone - Quattro chiacchiere tra un maresciallo e un indagato non si possono fare, senza l’avvocato. Questa è una violazione importante. Non esiste al mondo”.

Antonio De Rensis


Poi un’altra intercettazione, nella quale Spoto chiede di parlare con l’avvocato Soldani. “I magistrati hanno fissato l’interrogatorio per il 10, ci sarebbe da rinunciare ai termini”, dice tra l’altro Spoto nella telefonata in cui si lascia sfuggire anche un “Ambasciator non porta pena”. “Anche se per chi indagava era un’accusa non fondata, l’ipotesi era omicidio – s’arrabbia l’avvocato De Rensis - Quell’atteggiamento non è ciò che accade normalmente. È una roba orribile”. “Perché tanta fretta nel fare questo interrogatorio tanto da rinunciare ai termini e invia un maresciallo preoccupandosi anche di come sarà accolto – si chiede il conduttore Milo Infante - Da dove nasce questa fretta?”.


Poi una terza telefonata del maresciallo Spoto. “Rinuncia tranquillamente i termini, mi sono consultato con gli altri, è una cosa che si può fare – dice il maresciallo - Poi quanto ti dà quel foglio lì, prima che te lo notificano tu gli fai una foto con il telefono e me la mandi. Qualsiasi cosa ti lascia. Tu stai tranquillo, tanto non devi dire niente. Devi solo prendere l’invito, rinunciare ai termini, nominare come difensore… Siamo noi tre, sai i nomi, li sai”. Il telefono passa poi all’avvocato Federico Soldani che conferma la rinuncia ai termini. Spoto lascia il suo numero di telefono anche all’avvocato. “Non puoi interloquire con una persona indagata e non puoi rincuorarlo”. “Le conversazioni ufficiali al cellulare con l’indagato no, solo con l’avvocato – ricorda De Rensis - Non mi è mai capitato nelle migliaia di casi come questo che abbiano rincuorato un mio assistito prima dell’interrogatorio. È una circostanza surreale con sullo sfondo un omicidio terribile. Tutto sbagliato, tutto non corretto, tutto da censurare”.

Un momento della puntata

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