L'omicidio di Chiara Poggi
L'avvocato Massimo Lovati
Nuove rivelazioni scuotono ancora una volta il caso di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto nel 2007 e tuttora al centro di inchieste televisive e dibattiti pubblici. Durante la trasmissione Ignoto X in onda su La7, mercoledì 1 ottobre, l’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, è intervenuto con dichiarazioni destinate ad alimentare ulteriori polemiche. Il legale ha infatti raccontato di essere riuscito, attraverso canali propri e non ufficiali, a entrare in possesso di una consulenza secretata firmata dall’ex generale dei Ris Luciano Garofano, nella quale venivano mosse accuse implicite proprio verso il suo assistito.
Luciano Garofano
Lovati ha sottolineato come il documento, mai reso pubblico nelle sedi processuali relative all’omicidio, è stato acquisito per il suo assistito. “Come arriva a lei”, chiede il conduttore Pino Rinaldi? “Ho le mie fonti investigative private che mi hanno consentito di avere questi fascicoli”, ha affermato il legale durante il programma, precisando che la sua iniziativa era volta esclusivamente a difendere l’onorabilità del giovane rimasto per anni ai margini dell’inchiesta ufficiale. “Chi ha detto che doveva rimanere segreta? Lo sapevano già tutti, era di dominio pubblico”, replica Lovati al conduttore che lo incalza.
Pino Rinaldi
Tutto era nato dalla domanda: “In che modo la consulenza della difesa di Stasi era arrivata a Garofano?”. “Gliel’ho data io”, risponde Lovati, che a quel punto spiega come ne è venuto in possesso.
La puntata
“Mi dichiaro prigioniero politico – ha ironizzato l’avvocato Antonio De Rensis – credo che ci siano delle regole e che altri dovranno eventualmente dire se sono state rispettate. Credo che la consulenza Linarello dovesse rimanere privata”. Gli interrogativi principali riguardano infatti le modalità con cui un documento riservato, tutelato da segreto istruttorio, sia potuto circolare al di fuori dei canali procedurali e finire nelle mani della difesa. “Voi vi stupite di tutto, ma non che questa indagine è nata per un’indagine commissionata a un’agenzia privata dalla difesa di Stasi, di questo non vi stupite. Questo conteneva anche la consulenza di Linarello, anche io ho le mie fonti private”.
Antonio De Rensis
Il caso Poggi, che ha già visto l’unico imputato Alberto Stasi condannato in via definitiva, torna così nuovamente sotto i riflettori. A distanza di anni emergono elementi rimossi o mai approfonditi, con il rischio di alimentare altre verità parallele rispetto a quella stabilita nelle aule di giustizia. L’intervento televisivo dell’avvocato Lovati spinge a riflettere sulla gestione dei dati sensibili e sulla necessità di regole più chiare riguardo la diffusione di perizie e consulenze che, se rese note in maniera impropria, possono incidere irreversibilmente sulla vita delle persone coinvolte.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy