L'omocidio di Chiara Poggi
Andrea Sempio
Armando Palmegiani è il nuovo consulente della difesa di Andrea Sempio, una nomina che segna una svolta molto significativa nel complesso iter processuale legato all'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Dopo la rinuncia di Luciano Garofano, ex generale dei Ris di Parma, dovuta a divergenze strategiche con i legali dell’indagato, Palmegiani è stato scelto per portare una nuova prospettiva e competenze tecniche molto specifiche al caso, formalmente annunciata dall’avvocata Angela Taccia il primo ottobre.
Armando Palmegiani
Palmegiani ha svolto una prestigiosa carriera nella Polizia Scientifica della Polizia di Stato, durata trentasei anni a Roma, apprezzato per la sua profonda esperienza nell'analisi della scena del crimine e nelle indagini complesse. Il suo curriculum comprende interventi cruciali in casi di alto profilo come la strage di via dei Georgofili, il femminicidio di Sara Di Pietrantonio e le operazioni di riconoscimento delle vittime dello tsunami. Oltre alla sua esperienza sul campo, Palmegiani è docente universitario in Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense, integrando così un profilo professionale che unisce competenza tecnica, esperienza investigativa e formazione accademica di alto livello.
All’Adnkronos, Palmegiani ha affermato: "Gli elementi a carico di Andrea Sempio mi hanno da sempre lasciato molto perplesso, ritengo che non siano solidi". Ha spiegato di aver accettato con convinzione questo incarico complesso, evidenziando la necessità di un riesame approfondito delle prove scientifiche, in particolare per quanto riguarda la componente dattiloscopica e la biostatistica molecolare, aree in cui è altamente specializzato. Si è detto pronto a mettere a disposizione la sua esperienza per un'analisi meticolosa e critica, che possa offrire una visione alternativa rispetto a quella finora accettata nelle indagini processuali.
La nomina di Palmegiani arriva in un momento cruciale, con la difesa di Sempio che intende mettere in discussione alcune delle prove più controverse, come l’"impronta 33", una traccia lasciata sul luogo del delitto che aveva provocato tensioni nella precedente gestione tecnica di Garofano. Il suo predecessore ha abbandonato il ruolo dopo divergenze sulla gestione di questa traccia e per la mancanza di piena condivisione delle strategie difensive. Palmegiani, invece, si presenta con un approccio collaborativo e rigoroso, mettendo al servizio della difesa una professionalità consolidata e un metodo scientifico.
Luciano Garofano
Il profilo di Palmegiani si distingue per la sua multidisciplinarietà: oltre all’esperienza come commissario capo della Polizia Scientifica, è docente universitario. Queste cariche testimoniano il suo impegno nella formazione e nella ricerca, elementi che rafforzano la sua credibilità tecnica e accademica.
Questo cambiamento nella difesa di Sempio non è solo un rimpiazzo tecnico, ma rappresenta un rilancio strategico di grande importanza. Palmegiani si propone come una figura capace di guidare una revisione critica e scientificamente fondata dell’intero iter investigativo, con l’obiettivo di sottoporre a verifica dettagliata e rigorosa le prove che finora hanno costituito l’ossatura dell’accusa. Tale approccio promette di aprire nuove prospettive in un processo ancora apertissimo e fortemente dibattuto.
Massimo Lovati, legale di Sempio
La sua nomina è percepita come un segnale di determinazione e rigore, con un esperto che mette al centro l’analisi scientifica e il metodo investigativo, elementi fondamentali per affrontare un caso di tale complessità. Palmegiani, acquisita la guida tecnica della difesa, sarà chiamato a operare con precisione e rigore, portando un contributo essenziale per la difesa di Andrea Sempio e la ricerca della verità.
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