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Silvio Sapone a Lo Stato delle Cose
Delitto di Garlasco, a Lo Stato delle Cose in onda su Rai 3 il 29 settembre, è stata riproposta un’intervista realizzata qualche mese fa a Silvio Sapone, ex responsabile dell’ufficio di polizia giudiziaria di Pavia che mise la firma sulle intercettazioni di Andrea Sempio e dei suoi familiari, oggi diventate oggetto di acceso dibattito.
Massimo Giletti
Nel servizio del 2 giugno a Sapone viene chiesto se ritenesse normali alcune dichiarazioni di Sempio, relative al suo colloquio con il pm: “A me no – risponde Sapone – se ha visto i tabulati come dice lui, qualcuno glieli ha fatti vedere, ma evidentemente non è emerso niente di concreto. Potevo inserirlo, ma non sta a me decidere, ma a chi va a leggere tutto il resto”. “Non ho ricevuto nessuna pressione e indicazione – assicurava Sapone – Sempio se ha avuto informazioni non le ha avute direttamente. Sembra che andiamo a caccia di pesciolini”. “E i pesci grossi? Il pm era Reposo”, fa notare la giornalista. “Ma questa cosa non l’ha gestita Reposo, l’ha gestita Venditti”. “Che io sappia no – risponde Sapone – infatti c’è Venditti e Pezzino. Le cose dovete chiederle a loro, non a me”. Allontanandosi con un’ultima frase: “Voi dovete chiedere”.
L'intervista di giugno
Silvio Sapone è stato di nuovo avvicinato prima dell’ultima puntata del programma condotto da Massimo Giletti: “Io non sono preoccupato di nulla, non ho nulla da nascondere – assicura Sapone – l’altra volta avevo detto che le indagini sono state fatte dai magistrati, poi un gip ha archiviato. Se io come difensore non sono convinto faccio opposizione”.
Sulle presunte omissioni di parti delle intercettazioni, Sapone spiega: “Le intercettazioni non le ho fatte io. Se ci sono due o tre marescialli che fanno le intercettazioni, sono loro che annotano. Sembra che siano uscite adesso, non all’epoca”. Sulle presunte domande del pm che Sempio sembrava sapere, Sapone ha una sua idea: “L’avvocato lo prepara, penso che sia normale”. E la frase “Pagare quei signori lì?”. “Non so cosa voglia dire – risponde Sapone – Perché non è stato trascritto? Non ero l’addetto ai telefoni, non potevo ascoltare tutto. Sarebbe stata mancanza di fiducia. Io sono l’esecutore di ordini”.
La puntata del 29 settembre
“Non ho mai frequentato la famiglia di Sempio, non li conosco – aggiunge l’agente – con il procuratore avevo un buon rapporto, gli ho sempre dato del lei. Solo lavoro, o al massimo una cena con tutti gli altri. Cosa farei col senno del poi? Coi se e con i ma non si va da nessuna parte”.
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