L'omocidio di Chiara Poggi
Luciano Garofano
Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, ha annunciato la rinuncia all’incarico di consulente tecnico della difesa di Andrea Sempio, il giovane indagato nella nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, un caso che continua a suscitare grande interesse pubblico e mediatico. Come riferisce Ansa, la decisione di Garofano è maturata a causa della mancata condivisione da parte della difesa di Sempio dei suggerimenti tecnico-scientifici che aveva fornito riguardo all’organizzazione dell’incidente probatorio e all’ampliamento delle perizie da eseguire. L’ex comandante, che aveva svolto questo ruolo fin dal 2017 nel corso della prima indagine archiviata, ha spiegato che i presupposti per mantenere l’incarico sono venuti meno, e questa è stata la ragione esclusiva della sua rinuncia. Ha inoltre sottolineato con fermezza la propria convinzione che, secondo le evidenze scientifiche raccolte, Sempio meriti di essere scagionato dalle accuse contestate.
Tgcom24 segnala che la rinuncia è avvenuta in un momento molto delicato del procedimento, in piena fase di incidente probatorio, durante il quale i consulenti tecnici hanno un ruolo cruciale nel chiarire scientificamente i fatti.
Andrea Sempio
Una questione che ha ulteriormente infiammato il dibattito riguarda un compenso ricevuto da Garofano nel 2017 dalla famiglia Sempio, che è stato oggetto di polemiche. Come chiarisce Il Messaggero, Garofano ha precisato che si trattava di un pagamento legittimo e regolare per una consulenza genetico-forense fornita alla famiglia attraverso i legali di allora. Tale consulenza portò alla realizzazione di una relazione tecnica e venne rispettata la normativa fiscale con l’emissione di una fattura da 5mila euro. Garofano ha fatto valere la propria correttezza professionale e ha dato mandato ai propri legali di tutelare la sua immagine da illazioni infondate.
La vicenda di Garlasco, che affonda le radici nel lontano 2007, torna così sotto i riflettori in una fase ricca di tensioni e controversie. Come riporta Open Garofano ha inoltre risposto alle critiche emerse riguardo a una consulenza genetica firmata dal dottor Pasquale Linarello. Ha spiegato di averne preso conoscenza solo dopo la pubblicazione della relazione, mettendo in luce problemi legati alla gestione della riservatezza degli atti giudiziari, un aspetto che ha alimentato ulteriori polemiche riguardo alla trasparenza e al corretto svolgimento del procedimento.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy