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L'omicidio

Delitto di Garlasco, parla l'ex pm indagato Mario Venditti: "Il mio nome è nel fango, nessuno mi potrà mai restituire la mia dignità"

L'ex sostituto procuratore a Quarto Grado: "Mai preso soldi o benefit"

Giovanni Ramiri

27 Settembre 2025, 06:00

Delitto di Garlasco, parla l'ex pm indagato Mario Venditti: "Il mio nome è nel fango, nessuno mi potrà mai restituire la mia dignità"

Mario Venditti, ex sostituto procuratore di Pavia

“Lei ha mai preso dei soldi per un’attività contraria ai suoi obblighi d’ufficio?”. La domanda, molto delicata, è quella che Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado, pone a Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia. L’ex magistrato risulta indagato per corruzione in atti giudiziari nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. Secondo l’accusa avrebbe preso soldi per archiviare la posizione di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi.

La puntata completa

“Quello che è successo oggi, la perquisizione – aggiunge Venditti – al di là della gentilezza degli operanti, mi offende come uomo e come magistrato. Io sono un magistrato che per 45 anni ha servito lo Stato, anche in situazioni di pericolo. Sono stato negli ultimi 10 anni sotto scorta, sotto tutela, e non mi meritavo quello che sta succedendo adesso”.

“Non mi meritavo – afferma Venditti – tutto quello che sta succedendo adesso. Vada come vada, al di là del risultato delle indagini da cui sicuramente verrà fuori una verità che mi scagionerà. Io non ho mai preso soldi, mai preso benefit, da nessuno, per mercificare la funzione che ho esercitato per 42 anni con grande dignità. Nessuno mi potrà mai restituire l’onore che è stato leso oggi con questa attività”.

Il conduttore Luigi Nuzzi

Nuzzi fa notare che con il decreto di perquisizione si fa riferimento a somme importanti raccolte dai familiari di Andrea Sempio e a intercettazioni, che sarebbero state omesse nelle indagini. “C’è il mio avvocato e non voglio scendere nelle indagini – afferma l’ex magistrato – riferirò tutto questo quando mi presenterò davanti agli inquirenti che mi faranno le domande nel dettaglio. Nessuno mi potrà mai restituire la mia dignità. Ora non sono neanche in grado di rispondere, sono più che amareggiato”.

L’ufficio inquirente era quello di Pavia, ma questa iniziativa è della procura di Brescia, ricorda poi il conduttore. “Questo è un dato tecnico su cui potrà rispondere il mio avvocato”. Lei ha paura per la sua libertà personale, visto che il reato prevede anche l’arresto? “Io sono a disposizione, da qui non mi muovo. Ormai peggio di così… Sottoscrivo la lettera del mio avvocato e mi rimetto al mio difensore. Se archiviassi ancora la posizione di Andrea Sempio? Assolutamente sì. Di cosa ha paura? Dopo quello che è successo più di nulla, il mio nome è nel fango, dopo 45 anni non meritavo tutto questo”.

L'intervista all'ex pm

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