IL CASO
Aurora Bellini
Aurora Bellini è morta soffocata da un rigurgito di materiale gastrico che le ha provocato un'asfissia. Sono le conclusioni dell'autopsia cui era stata sottoposta la salma della diciannovenne grossetana morta durante una gita scolastica nel marzo scorso su un traghetto tra Napoli e Palermo: conclusioni che hanno indotto quindi la Procura di Torre Annunziata a chiedere al gip l’archiviazione del fascicolo di indagine aperto sulla morte della ragazza. Lo confermano i quotidiani Il Mattino e Il Corriere di Napoli.
Dunque nessuna sostanza stupefacente, nessun abuso di farmaci o alcol, nessun segno di violenza. A stroncare la giovane vita di Aurora – studentessa dell'Istituto Manetti-Porciatti di Grosseto – è stato un malore fatale causato da un'asfissia: l'esame autoptico ha rilevato la presenza di materiale alimentare nella laringe, nella trachea, nei bronchi e nei polmoni. La studentessa, nella notte tra il 17 e il 18 marzo scorsi, era stata ritrovata priva di sensi nel bagno della cabina del traghetto che occupava con un'altra studentessa: ogni tentativo di rianimazione a bordo era stato vano e all'arrivo nel porto più vicino era stato dichiarato il decesso.
Ora, a distanza di sei mesi dalla tragedia, le conclusioni dell'inchiesta che chiariscono le circostanze della morte ed escludono ogni responsabilità da parte di terze persone. Resta il dolore di una famiglia, di una scuola, di una comunità per la perdita di una ragazza di 19 anni.
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