Tragedia sulla Verentana: muore militare in un incidente tra moto e camion
Mikolaj Sergiej Trovato, 42 anni, perde la vita a Marta: il cordoglio della comunità e delle istituzioni
02 Settembre 2025, 12:35
Un grave incidente stradale ha spezzato la vita di Mikolaj Sergiej Trovato, 42 anni, militare dell’Esercito italiano, nel tardo pomeriggio di ieri, 1° settembre, sulla strada provinciale Verentana, in località Pian delle Grotte, nel comune di Marta. Trovato, originario di Perugia e residente a Pitigliano, era in servizio con la Folgore a Viterbo come artificiere alla Scuola sottufficiali.
L’incidente è avvenuto intorno alle 18.20, all’altezza dell’incrocio con strada dei Carri. Secondo le prime ricostruzioni, la moto guidata da Trovato si è scontrata con il cassone di un camion, e la violenza dell’impatto lo ha sbalzato dalla sella, facendolo cadere rovinosamente sull’asfalto. Sul posto è intervenuto immediatamente il personale sanitario del 118 e l’elisoccorso Pegaso, ma per il centauro non c’era già più nulla da fare.
Il tratto di Verentana interessato dall’incidente è rimasto chiuso a lungo per consentire i rilievi dei carabinieri, impegnati a ricostruire con precisione la dinamica dello scontro. Sul posto sono intervenuti i militari della stazione di Capodimonte, con il supporto dei colleghi di Marta e Montefiascone e dell’aliquota radiomobile della compagnia di Montefiascone, oltre ai vigili del fuoco e ai sanitari con ambulanza e automedica.
La notizia ha profondamente colpito la comunità di Pitigliano, dove Trovato viveva con la moglie e un figlio piccolo. Lutto anche nel mondo militare, che perde un sergente maggiore nel pieno della vita e del servizio. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, lo ha ricordato come «un servitore dello Stato» e ha espresso «profonda vicinanza ai familiari, al capo di stato maggiore, Generale di corpo d’armata Carmine Masiello, e a tutto l’Esercito italiano».
Mikolaj Sergiej Trovato era molto stimato per il suo ruolo di artificiere e per la dedizione quotidiana al lavoro, facendo avanti e indietro tra Viterbo e Pitigliano. La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nella famiglia, nella comunità maremmana e nell’Esercito italiano.
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