CRONACA
Aggressione w Grosseto: una donna finisce in ospedale
«Pensavo di morire, di non uscirne viva. Mi sono sentita spostare il cervello dalla potenza che ci ha messo in quei cazzotti». È ancora sotto shock la donna aggredita mercoledì sera, intorno alle 20, in una strada vicino alle mura di Grosseto.
Un’aggressione improvvisa e brutale, avvenuta mentre era seduta in auto con la pizza appena comprata in mano e il finestrino abbassato. «Mi ero fermata da neppure due minuti – racconta – stavo per mandare un messaggio sul cellulare e per dare un morso alla pizza che avevo appena comprato quando vedo entrare dal finestrino che avevo lasciato abbassato due braccia».
Poi l’attacco, violentissimo. «Mi ha presa per i capelli per tenermi ferma e ha cominciato a darmi i primi pugni al volto, sull’occhio, che per fortuna guarirà, ma ci vorrà un po’».
La donna ha cercato di scappare: «Ho tentato di scappare andando dalla parte del passeggero, ma mi ha seguita, è andato anche lui dall’altra parte».
Il sangue colava ovunque. «Una parte di capelli, nel punto in cui mi ha afferrato, non ce l’ho più, è stata strappata via, c’erano ciocche di capelli ovunque in strada».
«Ho avuto davvero paura, e ne ho ancora», ammette con voce tremante. Solo l’arrivo di un passante, uscito da un edificio dopo aver sentito le urla, ha messo fine all’incubo. «Quando ho iniziato a chiedere aiuto – racconta – una persona si è avvicinata. Allora il vicino ha preso la macchina ed è scappato via».
Presente anche un agente della polizia municipale in borghese, mentre qualcuno ha chiamato l’ambulanza. «Se ci sono testimoni rispetto a quanto successo, l’appello è che si facciano avanti».
Il referto medico parla chiaro: sei punti di sutura sopra l’occhio, trauma cranico facciale da aggressione, sette giorni di prognosi.
La donna vive da tre anni in un paese dell’Amiata. Con l’uomo che l’ha aggredita – il suo vicino di casa – i rapporti erano tesi da tempo: «La diatriba è iniziata ad aprile dell’anno scorso: avevo tagliato la siepe confinante e una parte è caduta nel suo giardino. Da lì ha iniziato a vedermi con ostilità per qualsiasi cosa. Mi ha aggredito con parolacce, mi ha lanciato sassi».
Una convivenza sempre più insostenibile: «Se vedo che lui sta uscendo in contemporanea con me, resto in casa e aspetto che se ne vada. La scorsa sera però deve avermi seguita».
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. La donna ha annunciato che presenterà denuncia. Intanto vive nel terrore: «Per questa vicenda sono barricata in casa. Non so come sia possibile una foga simile, mi sono sentita come una bambola di pezza. Sto cercando di convincermi a stare tranquilla, ma ho paura che entri in casa. Ho avuto paura di non farcela».
Un’aggressione agghiacciante che riaccende l’allarme sulla violenza tra le mura domestiche e i conflitti di vicinato degenerati. Grosseto si risveglia ancora una volta ferita, e una donna resta intrappolata nella paura.
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