GROSSETO
Emanuela Pantani con il fratello Luca Pantani (foto Facebook Luca Pantani)
È stata campionessa mondiale di pugilato dei pesi gallo nella categoria Wba e oggi tecnico della Fight Gym, ma soprattutto (in questo caso) assistente bagnante per una ventina d'anni. E così quando nel pomeriggio di oggi – martedì 8 luglio – Emanuela Pantani sapeva benissimo che cosa fare quando ha sfidato le onde per salvare un sedicenne senese che stava per annegare.
Era nello stabilimento balneare Miramare di Marina di Grosseto, gestito dal fratello Luca Pantani, quando dall'ombrellone ha notato un gruppo di ragazzi che stavano entrando in acqua nonostante il mare agitato e i fischi del bagnino che li invitava a rientrare. Lo stesso bagnino si è tuffato per salvare tre di quei giovani in difficoltà, ma ce n'era un altro che si trovava in condizioni ancora peggiori, annaspando al largo, tanto che una ragazza è uscita urlando che stava affogando.
Emanuela Pantani si è tuffata e l'ha raggiunto ben oltre il limite delle acque sicure, rischiando lei stessa la vita per le condizioni del mare. Ma alla fine – l'uno aggrappato all'altra – entrambi sono riusciti a mettersi in salvo. Missione compiuta. Il ragazzo è stato poi soccorso e trasportato in ospedale per accertamenti.
"Volevo fare un ringraziamento – scrive Emanuela Pantani sulla sua pagina Facebook – per tutti i messaggi ricevuti e un appunto: il mare è bello quanto pericoloso. Non posso biasimare i ragazzi che oggi hanno affrontato la pericolosità di quelle acque, perché da giovani anche a me e mio fratello piaceva andare a prendere le onde ma purtroppo quando succedono le disavventure così a rischiare la vita, oltre ai diretti interessati, sono anche gli assistenti bagnanti e chi interviene insieme a loro... Quindi vi prego: se sentite il fischio o il richiamo del bagnino magari vi infastidisce ma rispettate le regole perché sono quelle regole a salvarvi la vita".
"Volevo fare i complimenti all'assistente bagnante di cui non so il nome – prosegue – che si è buttato noncurante del pericolo (e di pericolo ce n'era molto) per trarre in salvo tutti i ragazzi e le ragazze che erano in quella brutta situazione, anche lui molto giovane. So che alcuni diranno: è il suo lavoro... Ma, ragazzi, la vita è una e lui l'ha messa in gioco per altri... Quindi bravo! Spero che tu non ti debba più ritrovare nella situazione di oggi. Con tanta stima ti auguro di fare sempre il tuo lavoro con la volontà di oggi. Un abbraccio e un augurio di pronta guarigione a Simone di Siena (so solo questo riguardo al ragazzo con cui ho condiviso questa brutta avventura) e un'altra cosa: gli angeli esistono, oggi ne ho avuto la prova".
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