Si è accorto che la situazione era critica e non ha esitato a tuffarsi. Così ha salvato un bambino e suo padre. È accaduto nel pomeriggio di oggi, giovedì 26 giugno, al parco acquatico gonfiabile di Follonica.
"Erano le ore 17.30 – racconta Alessio, assistente bagnante – quando stavo vigilando dall’alto sul parco acquatico, quando all’improvviso ho udito una voce maschile gridare: “Aiuto, sto annegando!”. In un primo momento non ho dato troppo peso alle urla, poiché capita spesso che alcuni ragazzi si divertano a simulare situazioni d’emergenza. Tuttavia, dopo pochi secondi, mi sono allertato, percependo che si trattava di una richiesta reale di aiuto. Con prontezza e sangue freddo mi sono tuffato in mare e ho nuotato rapidamente verso la persona in difficoltà. Appena arrivato sul posto, ho trovato un uomo in evidente stato di sofferenza e quasi privo di forze. L’ho subito afferrato, tenendolo in superficie, e ho iniziato la manovra di recupero verso la riva, supportando anche suo figlio presente nella situazione. Una volta giunti a riva, ho verificato le condizioni dell’uomo, che lamentava forti dolori alle gambe e giramenti di testa. Gli ho fornito sale e zucchero per aiutarlo a riprendersi, in attesa di ulteriori controlli".
Poteva finire decisamente peggio. Il gestore della struttura, Roberto Merlini, elogia l'operato di Alessio. E fa un'altra riflessione: "Mi chiedo – dice Merlini – se Alessio fosse stato impegnato a perdere tempo con i ragazzini teppisti che ogni tanto disturbano il lavoro degli assistenti cosa sarebbe successo! Sono orgoglioso di te e dei tuoi colleghi. Grande Alessio!".
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