FOLLONICA
I titolari della palestra avevano aperto senza aver adempiuto alla procedura di Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) mentre i proprietari di due immobili li avevano adibiti a bed & breakfast senza alcun permesso a costruire. Entrambe le attività hanno ricevuto lo "stop" da parte dell'Amministrazione comunale di Follonica.
"Il Comune – confermano – ha firmato un’ordinanza di divieto di prosecuzione dell’attività di palestra in assenza di Scia. L’atto determina la sospensione della nuova attività aperta a Follonica, nella zona artigianale, con effetto immediato e fino alla regolarizzazione della pratica amministrativa con trasmissione all’ufficio competente Suap, della Scia prevista, corredata dalle dichiarazioni prescritte. Il Comune ha ordinato inoltre la rimozione o la copertura delle insegne di esercizio e del totem pubblicitario che segnalano la presenza dell’attività, con effetto immediato e fino all’ottenimento dell’autorizzazione dell’installazione".
"Non è la prima azione portata avanti dall’Amministrazione comunale – dichiara il sindaco di Follonica, Matteo Buoncristiani – che da tempo sta tenendo sotto controllo il territorio su più fronti, anche con il supporto prezioso della Polizia municipale".
“Proprio alcune settimane fa – aggiunge l’assessore alla Sicurezza, Giorgio Poggetti – la Polizia municipale di Follonica ha denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Grosseto, i due proprietari di altrettanti immobili, attigui tra loro, che nella zona nord della città avevano adibito i propri locali a bed and breakfast in assenza di permesso a costruire. È risultato, infatti, che nessuna autorizzazione era stata rilasciata per il cambio di destinazione d'uso degli immobili, in origine destinati a residenziale. L'attività, che rientra nei controlli sull'abusivismo delle attività ricettive e sulla illecita concorrenza, anche in vista dell'approssimarsi della stagione estiva, è stata svolta in sinergia con i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Livorno, che ha provveduto alle contestazioni degli illeciti di competenza sanitaria".
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