GROSSETO
La lavagna di Maiano Lavacchio
Si fa sempre più duro lo scontro fra l'Anpi e il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. L'ennesimo capitolo di una diatriba che va avanti da tempo si è consumato proprio oggi, sabato 22 marzo, nella giornata di commemorazione dell'eccidio di Maiano Lavacchio.
Una cerimonia alla quale il sindaco Vivarelli Colonna non ha partecipato, inviando a rappresentare l'Amministrazione comunale l'assessore all'Istruzione, Angela Amante. In piazza a sferrare l'attacco è stato il nuovo presidente dell'Anpi provinciale, Giulio Balocchi, che ha invitato senza mezzi termini il sindaco a "restituire la lavagna di Maiano Lavacchio" che contiene la scritta tracciata con il gesso da Emanuele Matteini – uno degli 11 martiri d'Istia, vittime della repressione fascista – rivolta ai familiari, poco prima di essere ucciso. Quella lavagna – cimelio storico simbolo dell'eccidio del 22 marzo 1944 – si trova proprio nell'ufficio del sindaco. E Giulio Balocchi ritiene che non possa più restarci, almeno "finché l'Amministrazione comunale non sarà guidata da un sindaco che ritirerà l'intitolazione di una via ad Almirante". Una posizione diffusa anche in un volantino distribuito ai presenti.
La risposta del sindaco non si è fatta attendere. Via social, come di consueto. In una storia Instagram Antonfrancesco Vivarelli Colonna, definisce l'Anpi "un'associazione anacronistica, che non ha più senso di esistere... anche se in democrazia tutto è possibile, che l'Anpi esista e che abbia associati di vent'anni che non sanno neppure cosa sia il fascismo se non attraverso ricostruzioni che gli sono state tramandate... Questo delirante e ridicolo documentello da quattro soldi dice delle fesserie immonde, perché mi riterrebbe responsabile di aver violato la Costituzione in quanto avrei intitolato una via ad Almirante. Innanzitutto l'abbiamo intitolata anche a Berlinguer, e vi assicuro che per me questo è molto più difficile che intitolarla ad Almirante, e poi alla Pacificazione nazionale. Non ho violato la Costituzione: sono stati fatti due passaggi consiliari, il vaglio della prefettura, il vaglio ministeriale. Bugiardi, fate ridere!".
Il tutto nell'anniversario dell'eccidio del 22 marzo 1944.
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