"Mia figlia Aurora era sana, ora voglio solo la verità": parla babbo Paolo

"Mia figlia era sana, ora voglio solo la verità". Paolo Bellini, il padre di Aurora, la studentessa grossetana morta a 19 anni durante una gita scolastica, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera che lo ha raggiunto in Campania, dove si trova con la famiglia per seguire gli accertamenti disposti dall'autorità giudiziaria. 

"Mia figlia non aveva nessuna patologia. C’è un’indagine in corso, hanno chiesto riserbo e io ho intenzione di rispettarlo. Posso solo dire che voglio solo la verità. La cosa più atroce – ha dichiarato Paolo Bellini – è accettare l'idea che la dovrò portare per l'ultimo viaggio al cimitero. E pensare che ha appena 19 anni. Era nel fiore della sua vita. Era una ragazza solare. Aveva una parola buona per tutti".

Babbo Paolo, mamma Erika e la sorella Martina a Castellammare vicini ad Aurora, i compagni sono tornati a casa

Gli ultimi ricordi: "L’ho vista lunedì mattina, al parcheggio, prima di salire sul pullman. Mi ha dato un abbraccio, mi ha dato un bacio. Mi ha detto che ci saremmo sentiti non appena sarebbe arrivata a destinazione. Era felice e contenta. Bella come sempre. Poi l'ho sentita al telefono verso le 20. Mi ha detto che stava bene e che si stava divertendo. Mi ha detto che sarebbero andata a mangiare la pizza con i compagni di scuola e che poi sarebbe andata nella discoteca della nave. Mi ha anche detto che non avrebbe fatto tardi". Poi, verso le due di notte, la telefonata che ha informato la famiglia della tragedia. 

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L'autopsia è in programma oggi all'ospedale di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. E poi, in attesa della conclusione delle indagini, Aurora potrà tornare a casa, nella sua Batignano.