SORANO
I lavori di restauro al santuario
La Chiesa della Madonna del Cerro, piccolo santuario mariano nella frazione di Montebuono a Sorano, torna a splendere dopo un radicale intervento di restauro e riqualificazione che si è appena concluso. L’opera ha richiesto un investimento complessivo di 186.750 euro (149.400 finanziati dall’Unione europea, 37.350 a carico della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo), secondo un progetto gestito dal ministero della Cultura e attuato dalla Regione Toscana, con il coordinamento ecclesiastico di don Marco Munari, direttore dell’ufficio Beni culturali e Edilizie di culto della Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello.

Il restauro concluso
"Il restauro della Chiesa della Madonna del Cerro – spiegano – non riguarda solo un edificio: riguarda la memoria viva di Montebuono, la continuità della fede, la tutela del paesaggio e il futuro del territorio. Il santuario torna oggi a essere luogo di incontro, celebrazione e identità, contribuendo alla crescita culturale e sociale della comunità guidata dal parroco don Egbetongbo Koffi Ketowu e rafforzando il valore dell’intera area del Tufo. Un progetto che dimostra come la cura del patrimonio rurale possa diventare motore di coesione, bellezza e sviluppo. Sorta intorno al 1686 in seguito alla leggendaria apparizione della Vergine su un ramo di cerro, la chiesa rappresenta da secoli un punto di riferimento religioso e sociale per la comunità di Montebuono, piccolo borgo immerso tra colline, ruscelli e vigneti nell’area del Tufo. La facciata semplice e tipica delle chiese rurali, la scalinata a otto ordini, le travature lignee e gli altari interni, tra cui quello maggiore con la venerata immagine della Vergine col Bambino e Sant’Antonio Abate, restituiscono l’atmosfera autentica del santuario. Il ritrovamento storico di un tronco carbonizzato, legato all’antico cerro dell’apparizione, testimonia il profondo valore identitario del luogo. Davanti all’edificio si apre un ampio panorama sulle colline della Maremma e sul percorso delle Città del Tufo, mentre nei pressi si trova il sito minerario di Montebuono, oggi luogo di memoria e di passeggiate culturali".
"L’intervento ha riguardato sia la tutela degli elementi storici sia il miglioramento della fruibilità. Le opere principali sono state il restauro degli intonaci interni ed esterni, con materiali naturali a base di calce, il rifacimento della copertura, l'installazione di isolanti, barriera al vapore e nuove lattonerie, il consolidamento delle murature con microspillature in acciaio, la realizzazione del sistema di raccolta delle acque piovane, il restauro degli infissi originari, l’adeguamento degli impianti tecnologici elettrici e di climatizzazione e l'installazione di pannelli descrittivi e iconografici, che permettono oggi una visita autonoma guidata".
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