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GROSSETO

L'Ordine dei medici lancia l'allarme: "Sanità a rischio sopravvivenza nel 2026"

L'intervento della presidente Paola Pasqualini

Roberto Bata

30 Dicembre 2025, 15:39

L'Ordine dei medici lancia l'allarme: "Sanità a rischio sopravvivenza nel 2026"

Paola Pasqualini

"Le risorse stanziate per la sanità dalla Legge di bilancio 2026 prevedono fondi che non assicurano la sopravvivenza del Sistema sanitario, a livello nazionale e territoriale, e dunque neppure la possibilità di garantire a tutti i cittadini, in particolare a quelli più vulnerabili, un accesso equo a servizi di qualità". A lanciare l'allarme è l'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Grosseto. 

"Il Sistema sanitario nazionale – premette la presidente dell'Ordine, Paola Pasqualini – attraversa una fase di criticità strutturale, aggravata dalla pandemia del Covid-19 che ne ha messo in evidenza le fragilità organizzative, finanziarie e di governo. I dati principali sulla spesa sanitaria complessiva prevista per il triennio 2026-2028 in Italia, così come emergono dalla Legge di bilancio 2026 e del Documento di programmazione finanziaria, prevedono un finanziamento del Servizio sanitario nazionale pari a circa 142,9 miliardi di euro per il 2026143,9 miliardi per il 2027 e 144,8 miliardi per il 2028. Questi valori rappresentano la spesa complessiva prevista per il Sistema sanitario nazionale, incluso il Fondo sanitario nazionale e altri finanziamenti contabilizzati, comprensiva sia delle risorse ordinarie che di eventuali incrementi previsti dalla manovra".

Nel 2026 è previsto un aumento della spesa sanitaria corrente rispetto agli anni precedenti, con un’incidenza prevista di circa 6,6% del Pil, e una progressiva lieve diminuzione negli anni successivi: 6,5% nel 2027 e 5,9% nel 2028. Secondo il Documento programmatico di bilancio e di finanza pubblica 2025-2028 sono previsti incrementi di spesa per la sanità complessivamente pari a circa 7,7 miliardi di euro nel triennio 2026-2028, rispetto alle previsioni di base preesistenti: 2,4 miliardi di euro in più per il 2026, 2,65 miliardi di euro in più per ciascuno degli anni 2027 e 2028. Tra le possibili cause ci sono l'invecchiamento della popolazione, l'aumento della cronicità, l'inflazione sanitaria e la carenza del personale.

"Con un Pil molto al di sotto della media Ocse, inferiore alla media europea e significativamente inferiore rispetto a Germania e Francia, ne consegue un allarme sulla reale possibilità di sopravvivenza del Sistema sanitario nazionale e quindi sulla possibilità del cittadino di poter usufruire dei servizi sanitari. Se questi sono i dati – conclude Paola Pasqualini – il 2026 ci troverà ancora ad affrontare molte sfide con un obiettivo comune: garantire a tutti i cittadini, in particolare quelli più vulnerabili, un accesso equo e di qualità ai servizi sanitari. Il Sistema sanitario nazionale rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro Paese, è uno dei migliori del mondo, e il nostro impegno per il futuro dovrà essere volto a rafforzarlo, promuovendo innovazione, il benessere dei professionisti e il miglioramento continuo dei servizi". 

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