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Ambra Sabatini
Ambra Sabatini è il volto scelto da Polizia di Stato e Autostrade per l’Italia per una campagna nazionale sulla sicurezza stradale che si propone di raccontare in modo diretto e credibile quanto ogni gesto alla guida possa fare la differenza tra sicurezza e tragedia. La campionessa paralimpica toscana – maremmana di Porto Ercole – è un simbolo di resilienza dopo il grave incidente stradale che le è costato una gamba, è oggi protagonista delle nuove campagne di sensibilizzazione dedicate alla sicurezza sulle nostre autostrade.
Ambra Sabatini ha conquistato la medaglia d'oro nei 100 metri alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, fissando anche il record mondiale della specialità. La sua storia sportiva nasce però da una ferita: un incidente stradale nel 2019 e l’amputazione della gamba sinistra, trasformati in un percorso di rinascita personale e agonistica. Proprio questa esperienza vissuta sulla propria pelle rende Sabatini una testimonial particolarmente autorevole quando parla di rischi sulla strada, limiti da rispettare e responsabilità individuale. Il suo messaggio unisce il linguaggio delle emozioni a quello della prevenzione, riuscendo a parlare tanto ai giovani quanto agli automobilisti più esperti.
Nel dicembre 2025 Autostrade per l’Italia, in collaborazione con la Polizia di Stato, ha lanciato la campagna istituzionale “Guida senza rischi”, pensata proprio per il periodo delle festività natalizie, quando i volumi di traffico sulla rete autostradale crescono sensibilmente. L’iniziativa è diffusa su stampa, web, radio e nelle aree di servizio, con l’obiettivo di richiamare gli automobilisti a comportamenti corretti nei momenti dell’anno più critici per incidentalità e spostamenti di massa.
Nel ruolo di testimonial c’è proprio Ambra Sabatini, scelta per dare un volto riconoscibile e una testimonianza concreta alle conseguenze della distrazione alla guida. Il cuore della campagna è un messaggio semplice ma netto: nessuna scusa – dal “sono in ritardo” al “rispondo al volo” – può giustificare comportamenti che mettono a rischio la propria vita e quella degli altri utenti della strada.
I materiali visivi della campagna mettono in relazione diretta alcune delle abitudini scorrette più diffuse con i rischi concreti che ne derivano. Tra i comportamenti sotto accusa compaiono il mancato uso delle cinture di sicurezza, l’uso dello smartphone durante la marcia e il superamento dei limiti di velocità, presentati come “scelte minime” capaci però di cambiare radicalmente l’esito di un viaggio.
Lo stesso schema viene ripreso nello spot radiofonico, affidato alla voce di Sabatini, che dà corpo alle giustificazioni tipiche con cui si tende a minimizzare i pericoli. La campagna rovescia queste scuse con un claim forte, volto a entrare nella memoria degli ascoltatori e a farli riflettere sul valore di ogni singola decisione al volante.
Polizia di Stato e Autostrade per l’Italia presentano la sicurezza stradale come un obiettivo strategico condiviso, che unisce infrastrutture sempre più moderne e comportamenti responsabili da parte degli utenti. Da un lato c’è l’impegno strutturale sulla rete, dall’altro una strategia di prevenzione e sensibilizzazione che passa per campagne mirate, progetti educativi e presidi informativi sul territorio. I vertici della Polizia Stradale sottolineano come "la collaborazione con il gestore autostradale consenta di potenziare le attività di prevenzione e ridurre l’incidentalità, specie nei periodi di maggior traffico. L’obiettivo dichiarato è promuovere una guida più consapevole e sicura, facendo leva anche su figure capaci di parlare al grande pubblico come Ambra Sabatini".
Il coinvolgimento di Ambra Sabatini nella promozione della sicurezza stradale non si limita alle campagne stagionali per gli automobilisti. Autostrade per l’Italia l’ha voluta anche come protagonista di progetti educativi nelle scuole, che hanno raggiunto oltre 200 istituti e circa 12 mila studenti con workshop, eventi e percorsi interattivi sulla guida responsabile. La campionessa racconta ai ragazzi la propria esperienza, trasformando il racconto dell’incidente e della riabilitazione in uno strumento di sensibilizzazione sul rispetto delle regole.
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