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IN MEMORIA

Sul ponte dell'Albegna per ricordare Antonella, Maurizio e Paolo: "Dopo 13 anni aspettiamo giustizia"

La cerimonia con i familiari, gli amici e le autorità

Roberto Bata

16 Novembre 2025, 18:07

Sul ponte dell'Albegna per ricordare Antonella, Maurizio e Paolo: "Dopo 13 anni aspettiamo giustizia"

Anche stavolta, per ricordare Paolo Bardelloni, Antonella Vanni e Maurizio Stella, sul ponte dell’Albegna c’erano tutti. La Uisp, che ha deposto una corona di fiori sul cippo in loro memoria, gli amici del Free Bikers Pedale Follonichese, le amministrazioni di Magliano in Toscana, Manciano e Orbetello, unite nel dolore della tragedia che 13 anni fa scosse la Maremma. I tre dipendenti Enel in servizio morirono mentre stavano tornando a casa, quando la loro auto fu inghiottita dal fiume Albegna in piena. E c’era anche Claudia Martelli, la moglie di Maurizio Stella, che con la voce strozzata dal dolore e dall’emozione ha letto uno struggente messaggio: “Ringrazio a nome mio e della nostra famiglia ogni singola persona che ha partecipato stamani per ricordare Maurizio, Paolo e Antonella che ci hanno lasciato 13 anni fa. Purtroppo dopo tutti questi anni non possiamo ancora permetterci di vivere privatamente e dignitosamente il nostro dolore. Siamo ancora argomento di articoli di giornali legati alle vicende legali, che dopo tutti questi anni non hanno ancora visto una fine”.

“Ogni volta – afferma la signora Martelli – il dolore ritorna potente e per noi è sempre più difficile e faticoso riportarlo a un livello che ci possa far vivere la nostra vita con l’equilibrio che, a mio modesto parere, meritiamo. I miei figli sono diventati un uomo e una donna che hanno studiato lavorando per contribuire alle spese, che da sola non avrei potuto sostenere. Mio suocero ci ha lasciati lo scorso anno senza neanche avere la magra consolazione di vedere finito tutto ciò, il dolore lo ha spento piano piano, ora è tornato dal suo figlio tanto amato. Quando si vedono i titoli nei giornali dove le persone trascorrono decenni della loro vita nei tribunali sembrano film, ma quando devi lavorare, crescere i figli in modo educato e rispettoso, sapendo che hai comunque un macigno da spostare dall’animo ogni giorno, la vita diventa tanto più difficile. Grazie di nuovo”.

A farsi portavoce di questo appello è Aldo Pacini, che con Maurizio era nel Free Bikers Follonichese e che ogni anno è presente sul ponte per ricordarlo. “Non è accettabile che 13 anni dopo non si riesca ad avere la giustizia che questi morti meritano. È un dolore nel dolore, provocato da tempi della giustizia così lunghi”.

“Nella Uisp si sono succeduti i presidenti e le giunte – ricorda il vicepresidente vicario Massimo Pifferi – ma noi abbiamo cercato di tenere vivo il ricordo di Maurizio, che era un nostro associato, di Paolo e Antonella per rispetto alla loro memoria e alle famiglie. Gli anni passano e auspichiamo che gli interventi di messa in sicurezza sul fiume Albegna, iniziati ma non ancora conclusi, possano rendere il nostro territorio più sicuro. Organizzando questa manifestazione proviamo a tenere viva l’attenzione su questa tragedia e stimolare le amministrazioni, a tutti i livelli, a intervenire”.

Nel corso della celebrazione si è fatto riferimento alla realizzazione dello scolmatore di Campo Regio, ancora non conclusa (manca la parte di intervento di Anas). “Abbiamo interrogato il sottosegretario Ferrante del ministero dei Trasporti a inizio estate – afferma Roberto Berardi, intervenuto per il Comune di Orbetello – che poi si è fatto portavoce con Anas-Rfi. Da lì è arrivata una relazione, nella quale si dice che entro fine anno saranno sbloccati i lavori. Sembra che qualcosa si stia muovendo. Noi ci siamo, aspettiamo: ogni giorno che passa è sempre un giorno di troppo, però siamo pronti. Anche con gli altri amici amministratori inizieremo, appena la giunta regionale si sarà insediata, a chiedere anche nuovi lavori sempre a monte dell’Albegna e penso che dalla Regione non ci sarà nessunissimo problema”.

Il Comune di Magliano in Toscana, con il sindaco Gabriele Fusini, ha fatto ancora una volta da collante tra le amministrazioni. “Ho raccolto questa triste eredità dal mio predecessore Diego Cinelli - ricorda il sindaco – anche se effettivamente il territorio è del Comune di Manciano, ma proprio siamo sul confine. Così organizziamo questo evento, una commemorazione in memoria degli sfortunati dipendenti dell’Enel, che si trovavano per lavoro su questo ponte nel momento sbagliato. Tutti gli anni ci auguriamo di vedere queste opere che sono state ormai iniziate da tanti anni, ma mai concluse. A noi interessa solo sapere se finalmente sono stati superati gli ostacoli che impedivano e ci auguriamo che questa possa essere l’ultima commemorazione con questa incertezza. Lo dobbiamo a tutti i cittadini che vivono in questo territorio e che ogni volta che piove hanno paura. L’impegno delle amministrazioni unite, a prescindere dai colori e dall’appartenenza politica, deve essere quello di vigilare e sollecitare in ogni modo”.

Fusini ha passato la parola a Cinelli, non più sindaco ma sempre presente: “Ora lo dico da cittadino, va assolutamente ricordata questa tragedia per cercare di mettere in sicurezza il territorio dagli agenti atmosferici, anche se sappiamo che il clima sta cambiando e quindi queste precipitazioni imponenti sono sempre più frequenti. Lo dobbiamo anche alle tre vittime che meritano giustizia”.

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