Castiglione della Pescaia
L'autovelox vandalizzato sulle Collacchie (Foto Andrea Burgio)
I nuovi autovelox che il Comune di Castiglione della Pescaia sta installando sono l’argomento più dibattuto degli ultimi giorni in Maremma. Il popolo del web si è diviso tra chi li considera dispositivi necessari per la sicurezza stradale, chi invece accusa le amministrazioni comunali di usarli per far cassa. E un vandalo, a due giorni dall’installazione, ha pensato di agire.
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Così la macchinetta installata sulla strada provinciale 158 delle Collacchie, tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto, in prossimità del Camping Etruria, è stata imbrattata di vernice viola. E su entrambi i lati. I nuovi dispositivi installati dal Comune di Castiglione della Pescaia (autorizzati dalla prefettura il 7 luglio scorso), possono infatti pizzicare gli automobilisti indisciplinati che percorrono la strada in entrambi i sensi di marcia. E a un chilometro di distanza, perché saranno dotati (a rotazione) di un telelaser.
L'episodio riporta la memoria a Fleximan, il giustiziere degli autovelox. La figura di Fleximan è emersa nel 2023, quando sono stati registrati i primi episodi di danneggiamento degli autovelox nel Polesine. Il responsabile è stato identificato grazie a indagini tecniche, tra cui l'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e il tracciamento delle celle telefoniche.
La sua storia è emersa tra il 2023 e il 2025, quando diverse strade del Polesine sono state teatro di atti vandalici contro autovelox. L'uomo è accusato di aver danneggiato almeno sette di questi dispositivi, utilizzando un flessibile per tagliare i pali che li sostenevano.
Gli episodi si sono susseguiti in varie località come Bosaro, Corbola, Taglio di Po, Rosolina e Ariano Polesine. In alcune circostanze, l’uomo avrebbe lasciato volantini provocatori, esprimendo il proprio disappunto nei confronti degli autovelox che, secondo lui, non garantirebbero la sicurezza stradale ma sarebbero strumenti principalmente per fare cassa.
La sua identità è stata scoperta grazie a un’indagine accurata condotta dalla Procura di Rovigo, che ha analizzato le immagini di videosorveglianza e i movimenti delle celle telefoniche. Nel corso del tempo, la sua figura ha diviso l’opinione pubblica: per alcuni è un “giustiziere” che combatte contro un sistema percepito come ingiusto, mentre per altri rappresenta un pericolo che mette a rischio la sicurezza stradale.
La vicenda di Fleximan ha acceso un acceso dibattito sulla funzione degli autovelox e sul modo in cui viene gestita la sicurezza sulle strade italiane. L'uomo ha dichiarato che la sicurezza dovrebbe passare attraverso una maggiore cultura e formazione, soprattutto tra i più giovani.
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