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"Corridoio Tirrenico, basta rinvii: quel tratto è uno dei più pericolosi d'Italia"

L'allarme di Legambiente con Angelo Gentili: "Si aprano subito i cantieri"

Roberto Bata

28 Luglio 2025, 14:24

"Corridoio Tirrenico, basta rinvii: quel tratto è uno dei più pericolosi d'Italia"

Angelo Gentili

Legambiente rilancia l'allarme sul Corridoio Tirrenico, il tratto della Statale Aurelia nel sud della provincia di Grosseto che da troppi anni attende un adeguamento: l'associazione ambientalista chiede interventi urgenti per la messa in sicurezza, partendo dal tratto tra Capalbio e Ansedonia, spesso teatro di gravi incidenti.

"La costa toscana – ricordano – è stanca di aspettare. Stanca delle promesse non mantenute, degli annunci a cui non seguono mai i fatti, dei progetti lasciati a metà e delle risorse che non arrivano mai. E intanto l’Aurelia, soprattutto nel tratto tra Capalbio e Ansedonia, resta una delle arterie stradali più pericolose del Paese. Una linea sottile tra mobilità e rischio quotidiano, tra sviluppo possibile e mancanza di risposte istituzionali".

È tempo di uscire dalla palude dell'immobilismo – dichiara Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente –. La messa in sicurezza della strada statale Aurelia, a partire dal tratto di Capalbio, deve essere una priorità per il Paese. La costa toscana non può più aspettare”. 

Da anni Legambiente denuncia la pericolosità della strada, chiedendo interventi concreti e sostenibili, capaci di tenere insieme la necessità di sicurezza e quella di tutela ambientale. La proposta è chiara: "La messa in sicurezza dell’infrastruttura esistente, con adeguamenti tecnici puntuali e sostenibili deve essere messa in atto subito. Un approccio pragmatico e realizzabile, che metta al primo posto la vita delle persone e il diritto alla mobilità di un intero territorio".

“L’attuale infrastruttura  – prosegue Gentili – è teatro di continui incidenti, spesso mortali. Continuare a ignorarlo significa mettere quotidianamente a rischio la vita di migliaia di cittadini, pendolari, lavoratori e turisti. Non è più tollerabile”. L'associazione ambientalista denuncia anche il nuovo Decreto infrastrutture del Governo Meloni, che ancora una volta ha completamente ignorato la Tirrenica. “Siamo di fronte all’ennesima, inaccettabile dimenticanza – incalza Gentili –. Una decisione che tradisce le aspettative di cittadini da anni in attesa di risposte concrete”.

"È ora di dire basta – concludono da Legambiente –. Basta rinvii, basta promesse: servono interventi immediati, a partire dai tratti più pericolosi: si aprano i cantieri senza indugi per adeguare l’Aurelia, perché la sicurezza non è un lusso, ma un diritto. E la costa toscana non può più essere ignorata”.

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