IL CASO
L'assessore all'Ambiente, Erika Vanelli
L'incontro pubblico sull'antenna contestata di Rispescia si farà: l'appuntamento è per martedì 29 luglio alle ore 17 nella tensostruttura Auser della frazione. E sarà presente l'assessore all'Ambiente del Comune di Grosseto, Erika Vanelli. "Sarà un momento cruciale", annuncia Carmine Caracciolo, presidente del Comitato per lo sviluppo sostenibile di Rispescia, promotore dell'iniziativa, che ha raggiunto 80 adesioni in pochi giorni.
“Questo incontro, aperto a tutta la cittadinanza – dichiara Caracciolo – rappresenta l’ultimo appello rivolto all’Amministrazione comunale prima di procedere formalmente per vie legali. Dopo il Consiglio comunale del 28 luglio, quella con l’assessore sarà una delle ultime finestre di ascolto e confronto prima dell’avvio del contenzioso al Tar”.
Il Comitato contesta la scelta del sito di installazione, a circa 20 metri dalle prime abitazioni, in un’area residenziale a ridosso della zona contigua al Parco della Maremma. “Non siamo contrari alla tecnologia né all’innovazione – chiarisce Caracciolo – ma ci opponiamo all’irragionevolezza e all’arbitrarietà della localizzazione scelta, quando esistono siti alternativi compatibili che possono garantire la stessa copertura senza impatto sociale o ambientale”.
A rafforzare la posizione del Comitato c'è un’analisi legale di professionisti incaricati. “I nostri legali ci hanno fornito ampie garanzie sulla solidità del nostro ricorso al Tar – spiega il presidente –. A quanto pare, esistono vizi procedurali e sostanziali che l’amministrazione farebbe bene a non ignorare, per evitare un probabile danno erariale alle finanze comunali: prima per i costi legali, poi per l’eventuale ripristino dello stato dei luoghi e i possibili risarcimenti. Il nostro ruolo non è di opposizione, ma di tutela dell’interesse generale. E quando il Comune prende decisioni contrarie agli interessi della comunità, è nostro dovere segnalarlo con forza, ma nel rispetto delle istituzioni".
Caracciolo lancia un appello all’assessore Vanelli: “Spero vivamente che non venga a sostenere che l’Amministrazione non ha responsabilità sulla collocazione dell’impianto. Le mappe comunali di localizzazione, accessibili e consultabili da chiunque sul sito del Comune, dimostrano che la pianificazione ha forzato l’installazione dell’impianto nel cuore del centro abitato, escludendo altre zone più opportune. Auspichiamo che l’incontro del 29 luglio possa segnare un’inversione di rotta, aprendo alla delocalizzazione dell’impianto verso un sito già esistente o tecnicamente compatibile, così da evitare uno scontro legale che nessuno auspica”.
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