SANTA FIORA
Il monte Amiata
Parte una nuova fase per l’Unione dei Comuni Amiata Grossetana, con l’approvazione della nuova macrostruttura organizzativa e l’assegnazione delle deleghe ai sindaci che compongono la giunta esecutiva. L’obiettivo è chiaro: rendere l’Unione uno strumento più efficiente, vicino ai cittadini e capace di affrontare in modo concreto le sfide del territorio.
La riorganizzazione prevede cinque nuove aree funzionali, all’interno delle quali sono state ridistribuite competenze e responsabilità. Le aree riguardano: forestazione e protezione civile, urbanistica ed edilizia, lavori pubblici e gare, servizi amministrativi e servizi finanziari. Si tratta di un cambiamento profondo, pensato per migliorare il funzionamento della struttura e coordinare in maniera più efficace i servizi tra i Comuni.
Il presidente dell’Unione e sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi, terrà le deleghe a Bilancio, Patrimonio e Comunicazione istituzionale, settori fondamentali per garantire il coordinamento e il funzionamento dell’ente. Il vicepresidente Massimo Galli, sindaco di Roccalbegna, seguirà Risorse Umane, Parco Faunistico e Riserve naturali. A Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso, è stata affidata la delega alla Forestazione, mentre a Tullio Tenci, sindaco di Castell’Azzara, andranno i Lavori Pubblici e il Supporto tecnico ai Comuni. La sindaca di Castel del Piano, Cinzia Pieraccini, si occuperà di Istruzione, Trasporti e Politiche sociali; il sindaco di Seggiano, Daniele Rossi, di Agricoltura e Prodotti tipici; infine, Luciano Petrucci, sindaco di Semproniano, seguirà Urbanistica e Cave.
«Con l’assegnazione delle deleghe possiamo iniziare a mettere in piedi la strategia di rilancio dell’Unione dei Comuni Amiata Grossetana – spiega il presidente Federico Balocchi – un percorso fondato su una chiara assunzione di responsabilità e una suddivisione dei compiti ragionata e funzionale, all’interno di una visione strategica e condivisa. In accordo con gli altri sindaci le deleghe sono state affidate tenendo conto delle competenze e delle vocazioni territoriali, che consentiranno a ciascun componente della Giunta di seguire con efficacia settori chiave per lo sviluppo e la valorizzazione dell’Amiata Grossetana».
«Stiamo iniziando a costruire un nuovo modo di operare – prosegue Balocchi – con l’obiettivo di rendere l’Unione uno strumento di coesione istituzionale e territoriale e di sviluppo più efficace ed efficiente, riorganizzando i servizi tecnici, ripensando il rapporto con i cittadini e le imprese, riallocando le risorse e introducendo strumenti di monitoraggio».
Con questa riforma, l’Unione dei Comuni Amiata Grossetana compie un passo importante verso una gestione più moderna e integrata, in grado di affrontare le esigenze del territorio con una visione condivisa e una struttura solida.
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