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ORBETELLO

"Niente risarcimento da cinque milioni": anche il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

La sentenza conferma la pronuncia del Tar e riguarda la classificazione urbanistica di un'area

Roberto Bata

15 Luglio 2025, 16:03

"Niente risarcimento da cinque milioni": anche il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Il Comune di Orbetello vince dinanzi al Consiglio di Stato. Con una sentenza pubblicata il 14 luglio, infatti, la Sezione Quarta ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di ricorrenti composto in prevalenza da eredi della famiglia Comandi (tranne uno, non erede), confermando integralmente quanto già stabilito in primo grado dal Tar Toscana.



"La controversia – fanno sapere dal Comune – riguardava la classificazione urbanistica e idraulica di un’area di proprietà della famiglia Comandi, che i ricorrenti ritenevano ingiustamente esclusa dalla possibilità di edificazione. Per questo motivo, avevano avanzato una richiesta di risarcimento danni superiore ai 5 milioni di euro, sostenendo un presunto danno economico legato alla mancata valorizzazione dell’immobile. Il Comune, da parte sua, aveva motivato tale classificazione con una nuova e approfondita istruttoria tecnica, fondata su aggiornati studi idraulici che collocavano l’area all’interno di una zona a rischio esondazione con tempo di ritorno trentennale".



"Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la piena legittimità dell’azione dell’Amministrazione comunale, giudicando infondate le pretese risarcitorie dei ricorrenti e ribadendo l’assenza di qualsiasi vizio procedurale. I ricorrenti sono stati inoltre condannati al pagamento delle spese processuali, pari a 5mila euro".



“Questa sentenza conferma la correttezza delle scelte compiute dal Comune e la serietà del lavoro svolto dagli uffici – dichiara il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti –. Abbiamo sempre agito con trasparenza e nel rispetto delle normative, soprattutto in materia di sicurezza idraulica. Il Consiglio di Stato ha respinto una richiesta milionaria infondata, rafforzando ulteriormente la nostra azione amministrativa e la nostra visione di tutela del territorio. Il verdetto chiude in modo netto una controversia annosa, rafforzando la posizione dell’amministrazione anche in vista delle future pianificazioni urbanistiche".

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