Carlo Acutis
Carlo Acutis, giovane milanese morto a soli 15 anni nel 2006, sarà proclamato santo il 7 settembre con una solenne cerimonia in Vaticano. L’annuncio è stato dato da papa Leone XIV, che ha presieduto il Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione di otto beati nella Sala del concistoro del Palazzo apostolico vaticano.
È il primo “millennial” (cioè nato tra l'inizio degli anni '80 e la metà degli anni '90) a essere proclamato santo, simbolo di una santità possibile anche nell’era digitale: la canonizzazione di Carlo Acutis rappresenta il riconoscimento ufficiale di una santità vissuta nella quotidianità e nell’era digitale, offrendo ai più giovani un modello concreto di fede e impegno.
Nato a Londra il 3 maggio 1991, si è trasferito a Milano da piccolo, dove ha vissuto una vita ordinaria ma profondamente segnata dalla fede. Appassionato di informatica, ha utilizzato il web per evangelizzare e diffondere la devozione all’Eucaristia, tanto da essere soprannominato “il patrono di Internet”. Ad esempio realizzò progetti come una mostra internazionale sui miracoli eucaristici, un’ampia raccolta fotografica e documentaria che utilizzava anche per il catechismo, diffondendo così la conoscenza della fede in modo innovativo e accessibile. Per Carlo Acutis Internet non era un luogo di evasione o pericoli, ma uno spazio di dialogo, condivisione e testimonianza, da usare con responsabilità e rispetto. La sua frase più celebre, “L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo”, racchiude la centralità della fede nella sua breve esistenza.
È morto nel 2006 per una leucemia fulminante. Le sue spoglie riposano ad Assisi, nel Santuario della Spogliazione, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. E la città umbra si prepara ad accogliere migliaia di fedeli per la canonizzazione.
Il corpo di Carlo Acutis nel Santuario della Spogliazione ad Assisi
Il cammino verso la santità di Carlo Acutis si è svolto in tempi relativamente rapidi: nel 2012, a soli 6 anni dalla morte, si è aperta la causa di beatificazione e canonizzazione; nel 2018 è stato dichiarato "Venerabile” da Papa Francesco; nel è stato beatificato ad Assisi, dopo il riconoscimento del primo miracolo: la guarigione inspiegabile di Matheus, un bambino brasiliano affetto da una rara malformazione pancreatica; nel 2024 è stato riconosciuto il secondo miracolo necessario per la canonizzazione, la guarigione di Valeria, una studentessa costaricana in coma irreversibile dopo un grave incidente a Firenze: la madre, dopo aver pregato sulla tomba di Carlo ad Assisi, ricevette la notizia del miglioramento improvviso e inspiegabile della figlia.
Il primo miracolo riconosciuto di Carlo Acutis
Il primo miracolo, che ha permesso la beatificazione di Carlo Acutis nel 2020, riguarda Matheus, un bambino di sei anni nato in Brasile e affetto da una rara anomalia congenita chiamata “pancreas anulare”. Questa condizione avrebbe richiesto un intervento chirurgico complesso e metteva a rischio la sua crescita e la sua salute. Nel 2013, durante una benedizione con una reliquia di Carlo Acutis nella chiesa di San Sebastiano, la famiglia del bambino pregò per la sua guarigione. In seguito, Matheus guarì in modo improvviso, completo e duraturo, senza alcuna spiegazione medica plausibile. La guarigione fu riconosciuta come miracolo dalla Consulta medica della Congregazione delle cause dei Santi.
Il secondo miracolo riconosciuto di Carlo Acutis
Il secondo miracolo, riconosciuto nel 2024 e decisivo per la canonizzazione, riguarda Valeria Valverde, una giovane nata in Costa Rica e studentessa a Firenze. Il 2 luglio 2022 Valeria subì un gravissimo trauma cranico a seguito di una caduta in bicicletta e fu sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza. Le sue condizioni erano disperate, tanto che i medici consideravano la sua guarigione praticamente impossibile. La madre di Valeria, dopo aver pregato sulla tomba di Carlo Acutis ad Assisi, chiese la sua intercessione. In breve tempo, la ragazza migliorò in modo inspiegabile fino a una completa guarigione, ritenuta anch’essa scientificamente inspiegabile.
I criteri per il riconoscimento di un miracolo di guarigione da parte della Chiesa includono una diagnosi medica certa e verificata, una malattia incurabile secondo la scienza medica, una guarigione immediata, completa e permanente, la mancanza di spiegazioni scientifiche plausibili, l'intercessione specifica del candidato alla santità tramite preghiera. Una procedura che garantisce la massima cautela e rigore nel riconoscimento dei miracoli, considerati segni inequivocabili della presenza e dell’azione di Dio attraverso i santi.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy