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Venator, una buona notizia per i 203 lavoratori: c'è l'accordo per la proroga dei contratti di solidarietà fino a gennaio 2026

Vertice al ministero del Made in Italy. Corporate ha chiarito di voler vendere o trovare un altro partner per lo stabilimento di Scarlino

Roberto Bata

12 Giugno 2025, 18:10

Venator, una buona notizia per i 203 lavoratori: c'è l'accordo per la proroga dei contratti di solidarietà fino a gennaio 2026

L'ingresso dello stabilimento Venator di Scarlino

È arrivata la novità più attesa per la vertenza Venator, lo stabilimento chimico con sede nel polo del Casone di Scarlino, oggi al centro del tavolo convocato al ministero del Made in Italy. Presenti la società Venator Italy e il management inglese di Venator Corporate, le organizzazioni sindacali, la Rsu aziendali. Per la Regione Toscana hanno seguito il tavolo l’assessore regionale allo Sviluppo economico Leonardo Marras e il consigliere per il lavoro e le crisi aziendali di Eugenio Giani, Valerio Fabiani.

La notizia è l’accordo tra Venator Italy e la casa madre Venator Corporate che consente alla controllata italiana di avere la liquidità necessaria per prorogare il contratto di solidarietà, e cioè l’ammortizzatore vigente, in scadenza a fine mese e che in virtù della proroga potrà arrivare fino a gennaio 2026. Corporate ha chiarito di voler procedere, già in questo periodo, nell’intenzione di vendere a un acquirente o di trovare comunque un altro partner per lo stabilimento di Scarlino, sede della società italiana. 

“Ci hanno informato di avere già incaricato un advisor e che è già iniziato un lavoro di scouting – spiegano MarrasFabiani –. Come Regione ci eravamo impegnati assicurando che a garanzia di tutta la procedura avremmo comunque convocato un incontro nelle 48 ore successive al tavolo ministeriale, per procedere subito alla sottoscrizione della proroga. Abbiamo già convocato il tavolo in Regione martedì prossimo, informando tutte le parti presenti al Mimit”.

L’altra novità è che a supporto dell’ammortizzatore sociale la Regione mette in campo un accordo di progetto, cioè un piano pubblico che punta alla formazione e riqualificazione del personale. “L'obiettivo – spiegano ancora Marras e Fabiani – è duplice: accompagnare questa fase ponte in vista dell’acquisizione o dell’ingaggio di nuovo partner con progetti ad hoc, che la società sta già indicando e che discuteremo con le parti sociali martedì prossimo, e fornire una forte formazione a sostegno del nuovo progetto industriale e quindi a beneficio del potenziale investitore”.

"La notizia emersa oggi dal tavolo del Mimit è sicuramente positiva – ha dichiarato Fabrizio Rossi, deputato grossetano di Fratelli d'Italia –. La proroga della cassa integrazione e degli ammortizzatori sociali rappresentano un segnale importante ma che non basta. Occorre andare anche verso una reindustrializzazione della fabbrica per il concreto rilancio dello stabilimento della piana del Casone per garantire un futuro produttivo e soprattutto per tutelare i lavoratori e i posti di lavoro. Il nostro obiettivo rimane chiaro: ricreare le condizioni per il rilancio della fabbrica e salvare l'occupazione". 

Il tavolo ministeriale è stato aggiornato al prossimo 24 settembre, data nella quale verrà monitorato lo stato di avanzamento del percorso di reindustrializzazione avviato.

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