MAREMMA
Arriva la Luna piena più meridionale dei prossimi 18 anni. L'appuntamento è per mercoledì 11 giugno alle ore 21.30 e sarà possibile ammirarla collegandosi con il Virtual Telescope Project che mostrerà in diretta le immagini dei telescopi installati a Manciano: sarà sufficiente collegarsi (gratuitamente) a https://www.virtualtelescope.eu.
La Luna piena è un fenomeno che si ripete circa ogni mese, ma questa volta c'è un regalo davvero speciale: la fase "piena" sarà raggiunta alle ore 09.46 dei nostri orologi, in pieno orario diurno, quando il satellite sarà ormai tramontato da qualche ora. Dall’Italia, pertanto, le osservazioni più prossime alla fase piena saranno possibili nelle prime ore del giorno 11, accompagnando l'astro fino all’alba, quando tramonterà intorno alle 04.45. L’osservazione potrà poi essere ripetuta nella sera dell’11 giugno, con la Luna che sorgerà intorno alle 21.30, 45 minuti circa dopo il calar del sole.
Perché quella ormai imminente sarà una Luna piena speciale? Perché, dopo quella ancor più estrema dello scorso 22 giugno 2024, sarà la più meridionale fino al 2043. Circa 17 ore dopo, tuttavia, intorno alle 02.30 del 12 giugno, il satellite raggiungerà la posizione celeste più meridionale toccata da una Luna ancora praticamente piena dal 2006 al 2043.
"L’orbita della Luna – spiegano gli esperti – è inclinata di poco più di 5 gradi rispetto a quella terrestre: visto dal nostro pianeta, dunque, il satellite può discostarsi fino ad un massimo di quella quantità verso nord o verso sud rispetto all’eclittica, la proiezione tra le stelle proprio dell’orbita terrestre, ovvero il cammino annuale apparente del Sole lungo lo Zodiaco. Ora, se quello scarto “extra” di circa 5 gradi si aggiunge verso nord con la Luna già prossima all’estremo settentrionale dell’eclittica, oppure si sottrae verso sud quando il satellite è all’estremo meridionale dello Zodiaco, allora la posizione della Luna assume, rispettivamente, il valore più settentrionale o meridionale possibile, una condizione che viene chiamata lunistizio maggiore. Questa condizione è ricorrente, poiché il piano dell’orbita lunare “precede” nello spazio di circa 19 gradi l’anno, completando un giro in 18.6 anni. L’ultima volta che si era verificato un lunistizio maggiore era nel 2006; ora, dopo quello in corso, esso si riproporrà nel 2043. L’11 giugno, dunque, la Luna sarà piena in prossimità del lunistizio maggiore meridionale, da qui la sua posizione estrema, bassa verso sud. In quell’occasione, il satellite sarà ospite della costellazione dell’Ofiuco, attraversata dall’eclittica come le più celebri dodici dello Zodiaco. Lo spettacolo della Luna Piena è massimo al suo sorgere, ovvero al calar del sole, o al tramonto del nostro satellite, ossia all’alba: la Luna Piena brilla in cielo dalla parte opposta rispetto alla nostra stella, sicché sorge al tramonto del sole e tramonta all’alba".
“Durante il crepuscolo – dichiara l’astrofisico Gianluca Masi, fondatore del Virtual Telescope Project – la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull’orizzonte. Di notte la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama. Al suo sorgere si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone, tratti dall’ambiente”.
Il Virtual Telescope Project, grazie ai suoi strumenti installati a Manciano, riprenderà la Luna Piena delle Fragole, come è chiamata nella tradizione americana per via del concomitante raccolto dei piccoli frutti, mentre sorge sull’orizzonte della Maremma, condividendo in diretta la visione in tutto il mondo. Il commento all’evento sarà dello stesso astrofisico Gianluca Masi.
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