Castiglione della Pescaia
La presentazione del progetto Parasailing
Non è solo un timone a tracciare la rotta, ma una visione. E lo Yacht Club Punta Ala lo dimostra ancora una volta, mettendo il vento in poppa a un progetto che guarda lontano: rendere la vela uno sport per tutti, superando ogni barriera, fisica o culturale.
È stato questo il cuore pulsante della conferenza “Parasailing – Vela Inclusiva per Tutti”, tenutasi nei giorni scorsi nella sede del prestigioso circolo velico alla presenza dei rappresentanti istituzionali dei Comuni di Castiglione della Pescaia, Follonica e Gavorrano. Un’occasione concreta per ribadire che l’inclusione sociale può e deve passare anche dal mare.
Lo Yacht Club Punta Ala, pioniere in Toscana di questo approccio, è impegnato da anni nel progetto Parasailing, grazie all’utilizzo delle imbarcazioni Hansa 303, ideali per atleti con disabilità motorie, sensoriali e, con adeguati supporti, anche intellettive. Una vela accessibile, sicura, ma soprattutto capace di accendere emozioni e restituire libertà.
Durante l’evento è stata celebrata la squadra agonistica dell’YCPA, nata nel 2019, con un particolare riconoscimento all’atleta grossetana Alessandra Franchi, medaglia di bronzo ai recenti Mondiali Hansa 303 di Adelaide, in Australia. Un esempio tangibile di come passione e competenza possano portare lontano.
L’iniziativa ha trovato il pieno sostegno delle istituzioni locali. La sindaca di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi, ha ricordato l’inaugurazione del primo pontile galleggiante per disabili a Punta Ala nel 2011, sottolineando l’importanza di un’accessibilità reale in tutti gli ambiti della vita pubblica, dal porto alle spiagge, fino agli edifici scolastici e culturali. Il Comune, insignito della Bandiera Lilla dell’Accessibilità, è tra i pochi in Toscana ad aver già avviato progetti concreti come le green beach, spiagge inclusive anche per disabilità cognitive.
"Un modello da replicare" è stato il messaggio forte lanciato anche dall’assessora al sociale di Gavorrano, Francesca Mondei, che ha definito il progetto un potente strumento educativo, in grado di trasformare l’esperienza sportiva in un motore di autonomia, relazione e consapevolezza.
Sulla stessa rotta anche il Comune di Follonica, rappresentato dall’assessora alla cultura Stefania Turini, che ha annunciato il prossimo coinvolgimento delle scuole secondarie in attività di vela inclusiva, per permettere ai ragazzi e alle ragazze con disabilità di vivere il mare insieme ai propri coetanei, accompagnati da un team altamente specializzato.
La conferenza ha messo in evidenza non solo la forza dello sport come veicolo di coesione sociale, ma anche la capacità di fare rete tra enti, associazioni e comunità. Un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, tra passione sportiva e visione sociale.
Con la vela, Punta Ala non solca solo il mare, ma attraversa con coraggio i confini dell’inclusione. E lo fa con il vento giusto: quello dell’impegno, della sensibilità e del cambiamento possibile.
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