GROSSETO
Un caccia Eurofighter del 4° Stormo
Per la celebrazione dei funerali di papa Francesco, nella mattinata di sabato 26 aprile, Roma sarà il centro del mondo. Oltre alle decine di capi di Stato (o loro rappresentanti) che parteciperanno al rito funebre, si stima che assisteranno alle esequie almeno 250mila persone, alle quali si aggiungeranno altri 300mila fedeli lungo il percorso del corteo funebre fino alla basilica di Santa Maria Maggiore, dove il pontefice ha disposto di essere sepolto.
Un evento che impone un piano di sicurezza imponente e a prova di imprevisto, disposto e coordinato dal ministero della Difesa, per rendere la città "blindata" tra zone rosse – a partire da San Pietro – e altre sottoposte alla più rigida sorveglianza. Per questo saranno impiegati oltre diecimila uomini, tra Forze dell'ordine e Forze speciali: Esercito, Polizia, carabinieri, Guardia di finanza, servizi di sicurezza e agenti dell'intelligence al seguito delle delegazioni straniere – con tanto di sistemi tecnologici per intercettare frequenze radio e neutralizzare i segnali di telefoni cellulari e droni sospetti – più gli agenti della Polizia municipale romana incaricati di far rispettare le modifiche alla viabilità e le chiusure stradali al passaggio dei cortei. E poi tiratori scelti, artificieri, nuclei cinofili, Polizia fluviale, le squadre Nbcr dei Vigili del fuoco per contrastare le minacce nucleari, batteriologiche, chimiche e radiologiche.
Ma non solo. L'allerta è massima anche in mare e in cielo. Al largo delle coste laziali sarà ormeggiato un cacciatorpediniere con l'incarico di controllare lo spazio aereo di tutta l'Italia centrale, mentre è previsto che decollino da Grosseto gli intercettori pronti a intervenire in caso di minacce, come attacchi o sospetti dirottamenti: sono i Caccia Eurofighter del 4° Stormo, ancora una volta impiegati in una delicata missione di sicurezza internazionale.
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