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Grosseto

Invecchiamento della forza lavoro: sfide e opportunità per l'imprenditoria del futuro

Carolina  Brugi

16 Aprile 2025, 15:02

Annarita Bramerini

Annarita Bramerini

In Italia si assiste ad un invecchiamento progressivo della forza lavoro, sia nel contesto del lavoro dipendente che in quello autonomo. Il fenomeno, definito come "senilizzazione del lavoro", è stato analizzato da un'indagine realizzata dall'Area studi e ricerche del CNA su fonti aperte.

Annarita Bramerini, direttrice del CNA di Grosseto, dichiara: "Si tratta di un'analisi importante che conferma quanto spesso sottolineato dalla nostra associazione: occorrono strumenti, agevolazioni e meccanismi più semplici per facilitare la costituzione e la transizione delle imprese".

Negli ultimi dieci anni, la percentuale di titolari e soci di imprese con meno di 29 anni è scesa dal 6,6% al 5,2%. La fascia d'età compresa tra i 30 e i 49 anni ha subito un calo drastico, passando dal 48,8% al 30,8%. Al contrario, gli imprenditori con oltre 50 anni sono divenuti la maggioranza nel tessuto imprenditoriale del Paese. I titolari e soci con età compresa tra i 50 e i 69 anni costituiscono ora il 46,4% del totale, mentre la quota di ultra-settantenni è più che raddoppiata, passando dall'8,7% al 17,6%. Attualmente, quindi, almeno un terzo degli imprenditori attivi si trova in età pensionabile.

Nel settore dell'imprenditoria artigiana, i dati relativi alla senilizzazione sono ancora più significativi rispetto a quelli relativi ai titolari e soci delle aziende in generale. L'indagine rileva che, nel corso di un decennio, il numero di iscritti alla gestione speciale dell'INPS è diminuito del 17,9%, ma con un andamento variegato a seconda delle classi di età. Gli artigiani sotto i trent'anni sono quasi dimezzati, con una riduzione del 47,5%, pari a circa 230.000 unità in meno. Anche la fascia di età intermedia, tra i 40 e i 59 anni, ha subito un decremento del 17,1%, sebbene inferiore alla media. Invece, gli artigiani sopra i 59 anni sono aumentati del 35,1%, superando le 343.000 unità, compresi molti che probabilmente sono già in pensione.

Questi dati dimostrano, di fatto, uno spostamento nella distribuzione anagrafica degli artigiani italiani, con una prevalenza dei soggetti più anziani rispetto ai più giovani sotto i quarant'anni. Tra il 2014 e il 2024, il numero complessivo dei lavoratori dipendenti è aumentato di quasi due milioni di unità. Tuttavia, in termini percentuali e per fasce d'età, emergono significative differenze: nella fascia tra i 35 e i 49 anni si è registrato un calo dal 44,7% al 36,7%, con una diminuzione di oltre un milione di individui. Anche la fascia tra i 25 e i 34 anni ha subìto un leggero decremento. Al contrario, si è riscontrato un aumento per le classi di età 15-24 anni (+0,5%), 65-89 anni (+1,3%) e soprattutto 50-64 anni, con un incremento del 6,8%, pari a 2,2 milioni di lavoratori in più.

L'invecchiamento della popolazione incide inevitabilmente sull'età di coloro che continuano a lavorare in azienda o in laboratori artigianali, nonché tra i lavoratori dipendenti.

"L'Italia è uno dei Paesi europei con l'età media più elevata - afferma Bramerini - e questo è ancora più evidente nella nostra provincia, la più 'anziana' della Toscana". Gli ultra 65enni superano i 14 milioni, rappresentando quasi un quarto della popolazione totale. Se oggi per ogni cento giovani sotto i 14 anni si contano 188 over 65, nel 2001 erano 132.

Va notato che la maggiore longevità, accompagnata da un migliore stato di salute rispetto al passato, consente di continuare a lavorare con minori difficoltà, anche per necessità, in seguito ai cambiamenti del sistema previdenziale, all'inflazione che erode il potere d'acquisto, e al bisogno, sempre più diffuso, di sostenere economicamente figli e nipoti. Tuttavia, questa non è l'unica causa della "senilizzazione" dei titolari e soci delle imprese italiane, così come degli artigiani. Un aspetto significativo è rappresentato anche dalle difficoltà nel trasferimento d’impresa, che spesso "costringe" i titolari a mantenere la guida per non "uccidere" quella che considerano una creazione personale a cui hanno dedicato gran parte della loro vita.

"Per queste ragioni - conclude Bramerini - è sempre più determinante intercettare la volontà dei giovani di intraprendere un'attività imprenditoriale, sostenendo tale aspirazione con percorsi specifici, come il nostro progetto 'Artigiani del futuro', e incentivando il passaggio generazionale di impresa per garantire che le aziende prosperose non siano costrette a chiudere quando il titolare raggiunge l'età pensionabile".

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