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GROSSETO

Scuola, in Maremma 30 cattedre in meno nel 2025/2026: l'allarme della Cgil

Roberto Bata

05 Aprile 2025, 13:26

classe scuola

Tragedia a scuola

Nel prossimo anno scolastico 2025/2026 in provincia di Grosseto ci saranno circa 30 cattedre in meno. A lanciare l'allarme è Alessandra Vegni, segretaria provinciale della Flc Cgil di Grosseto, basandosi su stime ufficiali che vedono un calo complessivo di 5.660 posti a livello nazionale e una previsione di 8.000 studenti in meno in tutta la Toscana, soprattutto nella scuola primaria (circa 4.200 alunni in meno).

«In questi mesi – ricorda Vegni – come Flc Cgil Grosseto ci siamo battuti, anche in collaborazione con la Regione Toscana, per evitare accorpamenti e chiusure di istituti. Nei due casi a rischio siamo riusciti a scongiurare fusioni scolastiche che avrebbero compromesso non solo i posti di lavoro, ma anche la qualità della didattica e il legame delle scuole con il territorio. Il taglio delle cattedre, imposto dalla legge di bilancio e acuito dal calo demografico, rischia di aggravare una situazione già fragile, con effetti pesanti soprattutto nei territori più periferici, montani e interni, come quelli grossetani. La denatalità non può essere affrontata con tagli alla scuola: al contrario, è proprio in questo contesto che servirebbero investimenti, riduzione del numero di alunni per classe, potenziamento dell’offerta formativa, stabilizzazione del personale e sostegno alla continuità didattica. Tagliare significa impoverire la scuola e, con essa, le opportunità delle giovani generazioni».

«La nostra battaglia continuerà – conclude Alessandra Vegni – anche in occasione delle prossime elezioni delle Rsu e dei referendum dell’8 e 9 giugno che puntano a un mondo del lavoro più sicuro e stabile per tutti. Per le elezioni Rsu di aprile si voterà il 14, 15 e 16 nei luoghi di lavoro: tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola sono invitati a scegliere chi, come la Flc Cgil, difende ogni giorno la scuola pubblica, il lavoro stabile e di qualità, la centralità della formazione per lo sviluppo del Paese». 

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