L'iniziativa è sancita da una delibera proposta dalla vicepresidente e assessora all'agricoltura, Stefania Saccardi, la quale ha stanziato 30 mila euro a favore dell'Unione dei Comuni montani dell'Amiata Grossetana.
"La soluzione – ha dichiarato Stefania Saccardi – è stata avviata in via sperimentale nel 2023 e ha dato esiti positivi in quelle aree maggiormente colpite dalle predazioni. L'obiettivo di questa misura è di sollevare gli allevatori dall'onere economico legato allo smaltimento delle carcasse".
Le spoglie degli animali vengono prelevate dall'Unione dei Comuni montani e temporaneamente conservate in apposite celle frigorifere. Le operazioni, condotte in collaborazione con gli uffici delle Asl, si conformano alle normative e ai regolamenti europei vigenti.
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