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Castiglione della Pescaia

Nasce il primo hub nazionale per le politiche ambientali delle città marittime italiane

Carolina  Brugi

30 Marzo 2025, 09:51

Incontro dei delegati delle comunità marittime italiane a Sorrento

Incontro dei delegati delle comunità marittime italiane a Sorrento

Ottanta delegati, includendo sindaci, assessori all'ambiente e dirigenti pubblici, provenienti da varie comunità marittime italiane si sono incontrati a Sorrento per discutere di questioni ambientali, con la consapevolezza che il tempo dei rinvii è finito. È stato così istituito il primo hub nazionale, un gruppo di lavoro che coinvolge le più rilevanti città balneari italiane: le politiche ambientali diventeranno dunque una questione condivisa, così come comune è la tutela delle coste e del mare italiani.

I sindaci hanno lanciato un invito alla collaborazione per individuare partner, aziende e istituti di ricerca con l'obiettivo di sostenere questo indispensabile cambiamento. A rappresentare il Comune di Castiglione della Pescaia erano presenti l’Assessore Walter Massetti e il Dirigente dell’Ufficio Ambiente Fabio Menchetti, i quali hanno illustrato le sfide ambientali e le strategie messe in atto per la protezione del territorio costiero.

"In questo importante momento di confronto con gli altri comuni costieri del network - ha dichiarato l'Assessore Walter Massetti -, abbiamo presentato i progetti che come amministrazione abbiamo avviato per affrontare le sfide ambientali del territorio, condividendo le nostre strategie con altre destinazioni balneari nell'ottica di garantire un futuro sostenibile alle nostre spiagge.

Il nostro impegno si è concretizzato su quattro punti fondamentali: 'Progetto Costa': un intervento cruciale per la protezione e la salvaguardia del litorale che prevede il ripascimento delle nostre spiagge; 'Progetto Poseidon': permette di trasformare l'accumulo di biomasse vegetali spiaggiate in opportunità di interramento a protezione dall'erosione costiera; interventi straordinari stagionali di riprofilatura e ripascimento delle spiagge e la campagna 'ButtaBene' nell'ambito della riorganizzazione del servizio di raccolta rifiuti. L'erosione delle coste, gestione dei rifiuti, salvaguardia dell'ecosistema marino rappresentano le nostre priorità; le nostre coste sono una risorsa ambientale di grande valore e dobbiamo essere capaci di tutelarle per renderle fruibili a quanti scelgono il nostro territorio per le vacanze."

"Questa due giorni ha rappresentato una preziosa occasione di confronto tra amministratori di città particolarmente complesse da gestire - ha detto Massimo Coppola, sindaco di Sorrento - strette tra enormi flussi turistici e l’imperativo di garantire la sostenibilità ambientale e la difesa della risorsa mare. L’obiettivo per l’intero network del G20Spiagge è quello di diventare un modello di blu e green economy. Ma è necessario trovare un punto di equilibrio che non sacrifichi le esigenze legittime degli operatori economici dei nostri territori, non penalizzi ulteriormente l’ambiente e permetta ai nostri cittadini di non perdere spazi di vivibilità."

"Iniziamo da un dato di fatto: non possiamo più limitarci a subire i flussi - ha aggiunto con determinazione Roberta Nesto, Coordinatrice nazionale del G20Spiagge e Sindaco di Cavallino Treporti -, dobbiamo imparare a gestirli. Tutti i flussi! Che si tratti di traffico, turismo, rifiuti: la gestione intelligente dei flussi è oggi la vera sfida per chi amministra. E dobbiamo avere strumenti; questo è quello che, come sindaci, chiediamo. Le esperienze condivise in questi due giorni a Sorrento dimostrano che le soluzioni esistono e devono essere condivise. Per questo credo sia giunto il momento di avviare un hub permanente di lavoro che nasca da un confronto stretto su cambiamento climatico ed emergenze meteo, gestione dei rifiuti ed erosione. Dobbiamo ora concentrarci sulla sfida normativa. Le norme spesso arrivano in ritardo o non considerano gli equilibri locali già raggiunti. Noi sindaci del G20Spiagge non dobbiamo smettere di chiedere il riconoscimento dello status di comunità marine, né di cercare soluzioni, anche sperimentando."

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