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Grosseto

Batignano si stringe in un commosso abbraccio per l'ultimo saluto ad Aurora Bellini

Roberta Bogi Pagnini

23 Marzo 2025, 14:34

"Mia figlia Aurora era sana, ora voglio solo la verità": parla babbo Paolo

Aurora Bellini

Quando accadono tragedie come quella della scomparsa di Aurora Bellini, 19enne di Batignano morta a causa di un malore mentre si trovava in gita scolastica insieme ai compagni, ci sono tanti momenti che segnano il dolore: stupore, disperazione, rabbia, e poi arriva il silenzio.

E oggi il corpo di Aurora, atteso dalla famiglia da quando è accaduta la tragedia, è rientrato a Grosseto da Napoli, dove si trovava in quanto era stata disposta l'autopsia. Era un silenzio surreale quello che ha accolto i genitori, la sorella gemella di Aurora, Martina, e i parenti alla camera ardente allestita alla Casa funeraria Rocchi. Ma nel silenzio, ci sono anche le voci di tutte le persone, amici e conoscenti, che in questi giorni provano a stare vicino a mamma Erika e a babbo Paolo. Sono gli amici di Batignano, il paese che ha dato casa ad Aurora e alla sua famiglia e dove lei e la sorella sono cresciute. Qui, nei giorni che sono seguiti a quella tragica notte tra il 17 e 18 marzo, tutti gli abitanti hanno cercato di fare il possibile per sostenere la famiglia di Aurora, proprio come se tutti fossero un'unica famiglia, che è ciò che accade nei paesi, dove nonostante la frenesia delle giornate, c'è anche un tempo più lento per accudire, pensare, amare e sostenere: "Tutto questo è straziante - scrive Danila nel gruppo Facebook dove i batignanesi si raccontano - l'ho vista crescere nella pancia della sua mamma, diventare adolescente con il suo sorriso e la sua educazione nel salutare sempre per prima. Sempre insieme a Martina. Non è normale tutto ciò, c'è tanta tristezza e, diciamolo, anche rabbia. Ciao Aurora".

E poi tanti commenti con cuori, fiori, condoglianze e saluti virtuali ad Aurora, la piccola del paese che se n'è andata troppo presto: "Non ti conoscevo, la mia ancora breve permanenza qui a Batignano non mi ha permesso di conoscere tutti. - scrive Daniele - Ma ogni mattina, scendendo al bar per prendere il caffè, ti incrociavo, assieme a tua sorella. Un buongiorno ed un sorriso. Ho potuto conoscerti attraverso il paese, nella maniera più cruda e deprimente, nei racconti degli altri. Da giorni, qui non ci sono più i soliti rumori, ma un gelido silenzio, accompagnato dalle parole delle persone, che raccontano di te, racconti, a volte che si concludono con la stessa domanda "come è potuto succedere?". Altro non riesco a pensare a quello che poteva essere il tuo domani, le tue ambizioni, la tua speranza nella vita ed al dolore devastante di un genitore, che niente, nulla al mondo potrà mai lenire e che nessuno può comprendere. La peggior condanna che la vita può infliggere ad un uomo è sopravvivere ai propri figli, poiché va contro natura e contro ogni più logica considerazione. Se davvero c'è qualcosa, prova e fai di tutto per alleggerire questo immenso peso che sta schiacciando chi ti ha voluto bene, fai buon viaggio tra le stelle".

Domani mattina ci saranno i funerali di Aurora, proprio nella sua Batignano: il paese dove è cresciuta, le radici, dalle quali però avrebbe spiccato il volo per arrivare chissà dove. 

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