Pitigliano
Nella giornata di ieri, lunedì 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, la Sala conferenze Augusto Brozzi della Sinagoga di Pitigliano ha ospitato la conferenza La deportazione di una famiglia ebraica pitiglianese. Ricordi e aneddoti di vita ebraica a Pitigliano, organizzata dalla diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello in collaborazione con l'associazione La Piccola Gerusalemme.
Durante l'evento è intervenuto il dott. Sandro Servi, di famiglia pitiglianese, studioso di storia e cultura ebraica.
“Abbiamo conservato un po’ di ricordi e poi c’è sempre, c’è spesso, l’occasione di di studiare e di recuperare un po’ le storie di famiglia, ricostruire un po’ l’albero genealogico. La famiglia mi riporta spesso qui - afferma Servi -. Oggi parlerò degli Spizzichino. Erano una famiglia storica di Pitigliano, tradizionalmente facevano i macellai e questa è una storia molto interessante perché si sa che gli ebrei mangiano la carne macellata con metodi particolari. Al tempo c’era l’esigenza di avere un macello secondo le regole ebraiche e gli Spizzichino erano appunto macellai. La situazione degli ebrei a Pitigliano era così particolare che ad un certo punto tutti mangiavano la carne che era stata dell’animale abbattuto secondo le regole ebraiche. Quindi, insomma, erano una presenza abbastanza importante nella comunità. Poi loro si trasferirono a Firenze ed è in quell’occasione che furono deportati, per questo quest’anno abbiamo messo a Firenze otto pietre d’inciampo, otto per ogni persona della famiglia deportata.”
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