Pitigliano
Si è conclusa con successo la bonifica di una bomba di aereo della seconda guerra mondiale di fabbricazione americana. L'ordigno, una bomba da 240 kg, contenteva circa 124 kg di esplosivo ad alto potenziale, con due congegni di attivazione (spolette) di cui uno non in sicurezza, rimasta inesplosa dai tempi della guerra.
La bomba era stato rinvenuta il 10 ottobre scorso nel comune di Pitigliano, in località Capannella sul Fiora, nelle vicinanze della Sr 74 Maremmana, all'interno del cantiere per la realizzazione del nuovo viadotto sul fiume Fiora, dal personale di una ditta specializzata nella bonifica sistematica per l’individuazione di ordigni bellici.
Le attività di bonifica e brillamento sono state condotte dagli artificieri del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, con il coordinamento della Prefettura di Grosseto e dal Comando Forze Operative Nord di Padova, presso il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) istituito nei locali dell’agriturismo Maremma nel Tufo a cui hanno preso parte Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Pitigliano, Comune di Manciano, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia stradale, C.r.i Corpo militare, Azienda Usl Toscana Sud-Servizio 118 di Grosseto e volontariato di protezione civile.
(Il Centro Coordinamento Soccorsi)
A causa della delicatezza del tipo di intervento, su indicazione dei militari del 2° Reggimento Pontieri, è stata attuata un'evacuazione della popolazione nell'area interessata nel raggio di 821 metri (la cosiddetta zona rossa) dal punto di rinvenimento dell'ordigno. Inoltre sono state chiuse le strade comunali e private nei tratti che ricadevano nell’area di evacuazione.
Le attività di brillamento, dopo la completa evacuazione e interdizione veicolare dell’area rossa, sono iniziate alle ore 9 e concluse alle ore 09.40. La prima fase, quella della rimozione dei congegni di attivazione, è stata la più delicata: si è trattato di una serie di operazioni che gli artificieri hanno effettuato a distanza di sicurezza e che hanno reso l’ordigno meno pericoloso.
(Il sollevamento della bomba dopo la rimozione delle spolette)
Dopodiché l’ordigno - con la scorta della Polizia stradale e la presenza di un'autocisterna dei Vigili del Fuoco, con relativo personale, nonché di un'ambulanza della C.r.i. Militare (Centro di Mobilitazione Toscana) con personale medico a bordo – è stata trasportata verso cava Albanesi nel Comune di Manciano, dove è stata fatta brillare alle ore 12.10.
(Il momento dell'esplosione della bomba)
“Desidero ringraziare – ha detto il prefetto, Paola Berardino – tutti gli attori intervenuti che, grazie alla sinergica collaborazione dimostrata, hanno consentito la bonifica dell’ordigno nella massima cornice di sicurezza, senza alcuna criticità”.
Questo, per gli artificieri piacentini, è stato il secondo intervento su una bomba rinvenuta nello stesso cantiere nel giro di quattro mesi. Dall’inizio dell’anno sono oltre 250 gli interventi su ordigni bellici di ogni tipologia effettuati nelle 13 province (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Massa-Carrara, Pisa, Lucca, Pistoia, Grosseto, Livorno, Arezzo, Prato e Siena) di competenza del 2° Reggimento Genio Pontieri.
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