Il telefono cellulare della ragazza, il racconto dei numerosi testimoni, i rilievi eseguiti sulla spiaggia. Sono questi gli elementi a disposizione delle Forze dell'ordine per ricostruire quanto accaduto all'alba di oggi, giovedì 3 luglio, in un tratto di spiaggia libera di Marina di Grosseto, tra due stabilimenti balneari nella zona del porto.
Una ragazza, ventenne, ha gridato di essere stata violentata dopo aver trascorso una notte di festa sulla spiaggia con un gruppo di coetanei, perlopiù uomini. Le sue urla, poco dopo l'alba, hanno attirato l'attenzione dei bagnanti presenti in quel momento sul litorale, che hanno immediatamente richiesto l'intervento delle Forze dell'ordine e dei soccorsi. Nessuna traccia degli altri ragazzi che hanno trascorso la notte sulla spiaggia, anche se accanto a un pattino è stato ritrovato un paio di boxer neri.
Sul posto è intervenuta un'ambulanza della Croce rossa, ma la giovane ha rifiutato il ricovero in ospedale: ha atteso l'arrivo del padre ed è tornata a casa, ma non prima di raccontare tutto alla Polizia, che hanno acquisitolo smartphone della ragazza. Dall'esame dei contenuti del telefonino si potrebbero ricavare elementi utili a ricostruire quanto accaduto. La ragazza, in quanto maggiorenne, dovrebbe sporgere denuncia affinché si possa procedere per il reato di violenza sessuale. E nel caso dovrà sottoporsi a controlli medici per accertare segni di violenza.
Per l'intera mattinata gli agenti hanno esaminato palmo a palmo con una serie di rilievi il tratto di spiaggia indicato come zona della presunta violenza, isolato con il nastro bianco e rosso. Numerosi anche le testimonianze raccolte, a partire da chi era presente alla scena e ha dato l'allarme.
Tutti elementi che dovranno servire a ricostruire il secondo episodio di presunta violenza sessuale a Marina di Grosseto, dopo quello di sabato 21 giugno denunciato da una 15enne in un altro tratto di spiaggia.
