GROSSETO
Tutta la famiglia in Maremma negli anni della bonifica, il padre capomastro, la terza elementare alla scuola della Polverosa. E quella bravata che non ha mai dimenticato.
Don Luigi Ciotti, 79 anni, il sacerdote antimafia fondatore di Libera e del Gruppo Abele, ha un passato in Maremma. Ancora così vivo da fargli affermare di sentirsi "ancora grossetano". E l'ha ricordato davanti a tutti, nell'Aula magna del Polo universitario grossetano, nell'incontro di oggi – lunedì 19 maggio – promosso dall’Amministrazione provinciale, che ha visto la partecipazione di oltre 260 studenti.
"Mio padre – racconta – venne a lavorare qui ai tempi della bonifica. Era capomastro, ha costruito la prima casetta e poi ha portato in Maremma anche mia madre, me e mia sorella. Ho frequentato la terza elementare a Polverosa e anche una delle mie sorelle è stata in collegio qui. Mi ricordo quella scuola, quella campagna. Un giorno, però, ho combinato un pasticcio: volevo abbrustolire i semi delle zucche per mangiarli e ho fregato un po' di miscela dalla motoretta di mio padre per accendere il fuoco. L'ho acceso su alcune mattonelle, dietro un pagliaio. Il vento è girato di colpo, tutto il pagliaio è bruciato. Non ho mai dimenticato questa immagine, mi è rimasta nel cuore. E pochi giorni dopo i contadini di tutta la provincia hanno mandato una balla di fieno per ricostruire il pagliaio: un gesto di condivisione. Io sono rimasto un mese chiuso in casa per punizione. E mi sento anch'io un po' grossetano".
Video di Andrea Burgio
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