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Grosseto, botta e risposta tra il sindaco e il Coeso sull'assistenza alle persone con disabilità

Giuntini Vivarelli Colonnna Massimo Giuntini e Antonfrancesco Vivarelli Colonna

Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna scrive al Coeso (Società della Salute dell'Area socio sanitaria Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana) in tema di assistenza alle persone diversamente abili e la replica del presidente Marcello Giuntini non tarda ad arrivare.
La lettera del sindaco
Nella missiva indirizzata al presidente e al direttore Tania Barbi, il sindaco manifesta tutta la sua sorpresa per aver ricevuto una nota con la quale l'amministrazione comunale viene sostanzialmente messa spalle al muro. La sorpresa, davvero poco gradita, viene ad amplificarsi ulteriormente soprattutto nella considerazione del fatto che mai fino ad oggi la Società della Salute aveva avanzato alle amministrazioni comunali consorziate i costi per il sostegno dei servizi educativo/scolastici. Stiamo parlando - si legge nel comunicato emesso dal Comune di Grosseto - di quel preziosissimo servizio offerto dagli operatori, a supporto dell'offerta educativa svolta ad esempio nel momento della mensa dei bambini, o comunque delle diverse attività educative proposte.
Nel ribadire la sorpresa della nota ricevuta, il sindaco rappresenta anche tutto il suo stupore per le modalità procedurali messe in atto dal Consorzio, che costituiscono di fatto un autentico aut aut all'amministrazione comunale di Grosseto che, oltre a partecipare in quota parte alla Società della Salute in misura maggiore rispetto agli altri comuni, si vede oggi costretta a subire i maggiori costi derivanti dal maggior numero di residenti. E lo stupore aumenta ancor di più, se si tiene conto del fatto che la nota pervenuta all'Amministrazione proviene dal Consorzio presieduto da un sindaco che ben conosce le modalità e le scadenze per l'approvazione dei bilanci pubblici.
Il Comune di Grosseto non intende soggiacere ad alcuna forma di aut aut e comunque garantisce fin da subito che intenderà proseguire il proprio impegno nell'offerta dei servizi educativo/scolastici. Saranno quindi messi in atto tutti gli sforzi organizzativi e finanziari necessari per garantire i finanziamenti aggiuntivi richiesti. Una prestazione che dovrà essere attivata con la massima urgenza e che di fatto mette l'Amministrazione comunale "spalle al muro" rispetto ad una richiesta inviata nemmeno un mese or sono.
E allora corre l'obbligo di chiedersi ? continua il sindaco nella sua lettera ? con quale strana alchimia contabile il Coeso/sds sia riuscito fino a quest'anno a contenere i costi dell'assistenza ad personam per gli alunni diversamente abili in un contratto a corpo che da pochi giorni sembra non essere più capiente. Da oggi occorrerà evidentemente computare le prestazioni aggiuntive; per il passato saranno gli esperti contabili ad argomentare la situazione, rispetto alla quale il Comune di Grosseto resta comunque in attesa.
La risposta di Giuntini
La replica non tarda: "L'assistenza educativa scolastica, come il sindaco di Grosseto dovrebbe sapere bene, non rientra nei Leps, livelli essenziali delle prestazioni sociali, e non è quindi finanziato dai fondi per questo tipo di servizi che vengono garantiti a tutti i cittadini. Si tratta di prestazioni che vengono, invece, sostenute con il Fondo per l'assistenza all'autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità, stanziato dai Ministeri dell'Interno e delle Disabilità, in concerto con il Ministero dell'Istruzione e del merito e il Ministero dell'Economia e delle finanze sulla base di loro criteri e, non a caso, i beneficiari di questo stanziamento sono le amministrazioni comunali e non le società della salute".
"In questi ultimi anni ? continua il presidente Giuntini ? le richieste da parte delle scuole sono aumentate perché sono cresciuti i bisogni degli studenti, in particolare per le scuole primarie e secondarie di primo grado. Da qui l'aumento esponenziale dei costi che, per portare ad esempio la situazione del territorio di Grosseto, vede un finanziamento di circa 100mila euro da parte dello Stato a fronte di un fabbisogno di assistenza calcolato sui 600mila euro".
"Riguardo alle tempistiche di presentazione della richiesta ? precisa Giuntini ? la segnalazione del Coeso ai Comuni dell'Area è giunta a seguito delle richieste delle scuole che, ovviamente, presentano il loro fabbisogno prima dell'inizio dell'anno scolastico. Da qui la domanda che il Consorzio ha inviato a tutti i Comuni su come intendessero procedere per portare avanti il servizio. Negli anni passati, la Società della Salute era riuscita a far fronte alla richiesta di assistenza facendo ricorso alle risorse straordinarie ricevute dalla Regione Toscana a seguito delle fusione delle tre Società della Salute Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana, che sono state erogate per tre anni dalla fusione e ricorrendo a finanziamenti per specifiche progettualità erogati dallo Stato o dalla Regione, in un'ottica di generosa collaborazione per venire incontro alle esigenze dei Comuni. Risorse che, per l'anno scolastico appena iniziato, non sono disponibili.
Ringrazio quindi tutti i Comuni che, per citare il primo cittadino di Grosseto, sono riusciti a fare, a loro volta, delle alchimie contabili per portare avanti il servizio di educativa scolastica e invito, tutti i miei ?colleghi' sindaci ad avviare una riflessione sull'aumento dei bisogni, che sono spesso legati a disabilità gravi a disabilità intellettive medio gravi o a paralisi cerebrali, per fare alcuni esempi, e che avrebbero quindi bisogno di maggiori finanziamenti da parte dello Stato. Sono certo che il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, si vorrà fare parte diligente, come me, nei confronti dei parlamentari della nostra zona, in particolare quelli di maggioranza, affinché sollecitino il Governo a finanziare maggiormente queste attività, dato che il fondo stanziato al momento è ampiamente insufficiente".