Ciak si gira. E si degustano prodotti tipici. La Macelleria Chiti di via Adige a Grosseto sarà la protagonista della tappa maremmana del progetto "Botteghe in Vetrina" ideato da Confcommercio Toscana nell'ambito di "Vetrina Toscana, il programma regionale dedicato al turismo enogastronomico" realizzato con il sostegno di Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica e il contributo di Unioncamere Toscana.
"Scelta tra le attività che hanno partecipato con maggior interesse e profitto ai seminari informativi che si sono svolti quest'anno, la storica macelleria grossetana avrà modo di raccontarsi sui profili social di Vetrina Toscana" dicono da Confcommercio.
Ed è così che nel pomeriggio di lunedì, 20 novembre, una troupe girerà dei video nel locale di via Adige 35. Spazio sarà dato anche alle straordinarie produzioni casearie di Graziano Franceschelli, tra i fornitori della macelleria Chiti. Alle ore 17.30, ci sarà la "Merenda in Bottega", una golosa degustazione aperta in esclusiva alla stampa locale per far conoscere meglio valori e vocazioni delle imprese coinvolte.
"Non bisogna arrendersi mai, neanche di fronte a mille difficoltà ? preannuncia Roberto Chiti - Questo mi ha insegnato la vita ed è anche ciò che vorrei trasmettere raccontando la nostra storia".
Ed è una storia davvero straordinaria, fatta di cadute e di ripartenze, di momenti drammatici e di successi: affonda le sue origini nel 1919, quando il pastore Pasquale Chiti perse l'intero bestiame a causa di una malattia. Dopo essersi fatto assegnare una porzione di terra da bonificare a Grosseto, conosciuto da tutti come l"Orto del Chiti", nonno Pasquale riuscì, in via de' Barberi, ad aprire il primo emporio cittadino di generi alimentari; nei primi anni '50, il negozio si trasformò una salumeria-macelleria, che venne spazzata via alluvione del 1966. Fatta la conta dei danni e ripartiti da zero, all'inizio degli anni 2000 il negozio venne trasferito in spazi nuovi e più grandi in via Adige, dove si trova attualmente, quindi l'incendio del 2017 e la distruzione tutti i locali, ed una nuova, l'ennesima, ripartenza da zero.
Guidato da Roberto Chiti, figlio di Leo e dalla sua famiglia, ovvero Lucia Martini, la moglie, Maria Chiara, la sorella, ed i suoi tre figli Leo, Lorenzo e Francesco, il salumificio oggi è una bella e fiorente attività che guarda al futuro. Fanno parte integrante dello staff Ludmilla Diachiuk, Simone Temperini e Patrick Mazzi.
L'attività è in continua evoluzione e viene sapientemente modellata per cercare di stare sempre al passo con i tempi.
"Accanto alle nostre carni a km zero - spiega Chiti - e i pollami allevati rigorosamente senza l'uso di antibiotici, le nostre linee sono attente alle intolleranze alimentari. Tutti i nostri preparati sono senza glutine e senza lattosio; negli anni abbiamo sviluppato la rosticceria e, da qualche tempo, in negozio è possibile anche mangiare".
Non finisce qui perché, a proposito di digitalizzazione, fortificati anche grazie al percorso di "Botteghe in Vetrina", la Macelleria Chiti ha aperto lo shop on line sul suo sito internet, con il quale riesce a vendere i suoi prodotti in Italia e nel mondo.
"Creare un legame tra tradizione e innovazione è sicuramente una chiave del successo delle nostre botteghe, che non devono temere il web e le soluzioni digitali - commentano Giulio Gennari e Gabriella Orlando, presidente e direttore di Confcommercio Grosseto - ma anzi devono poterle sfruttare al meglio, anche solo per farsi conoscere, comunicare e valorizzare i loro prodotti, che spesso sono eccezionali, come dimostra la macelleria Chiti".
"Scelta tra le attività che hanno partecipato con maggior interesse e profitto ai seminari informativi che si sono svolti quest'anno, la storica macelleria grossetana avrà modo di raccontarsi sui profili social di Vetrina Toscana" dicono da Confcommercio.
Ed è così che nel pomeriggio di lunedì, 20 novembre, una troupe girerà dei video nel locale di via Adige 35. Spazio sarà dato anche alle straordinarie produzioni casearie di Graziano Franceschelli, tra i fornitori della macelleria Chiti. Alle ore 17.30, ci sarà la "Merenda in Bottega", una golosa degustazione aperta in esclusiva alla stampa locale per far conoscere meglio valori e vocazioni delle imprese coinvolte.
"Non bisogna arrendersi mai, neanche di fronte a mille difficoltà ? preannuncia Roberto Chiti - Questo mi ha insegnato la vita ed è anche ciò che vorrei trasmettere raccontando la nostra storia".
Ed è una storia davvero straordinaria, fatta di cadute e di ripartenze, di momenti drammatici e di successi: affonda le sue origini nel 1919, quando il pastore Pasquale Chiti perse l'intero bestiame a causa di una malattia. Dopo essersi fatto assegnare una porzione di terra da bonificare a Grosseto, conosciuto da tutti come l"Orto del Chiti", nonno Pasquale riuscì, in via de' Barberi, ad aprire il primo emporio cittadino di generi alimentari; nei primi anni '50, il negozio si trasformò una salumeria-macelleria, che venne spazzata via alluvione del 1966. Fatta la conta dei danni e ripartiti da zero, all'inizio degli anni 2000 il negozio venne trasferito in spazi nuovi e più grandi in via Adige, dove si trova attualmente, quindi l'incendio del 2017 e la distruzione tutti i locali, ed una nuova, l'ennesima, ripartenza da zero.
Guidato da Roberto Chiti, figlio di Leo e dalla sua famiglia, ovvero Lucia Martini, la moglie, Maria Chiara, la sorella, ed i suoi tre figli Leo, Lorenzo e Francesco, il salumificio oggi è una bella e fiorente attività che guarda al futuro. Fanno parte integrante dello staff Ludmilla Diachiuk, Simone Temperini e Patrick Mazzi.
L'attività è in continua evoluzione e viene sapientemente modellata per cercare di stare sempre al passo con i tempi.
"Accanto alle nostre carni a km zero - spiega Chiti - e i pollami allevati rigorosamente senza l'uso di antibiotici, le nostre linee sono attente alle intolleranze alimentari. Tutti i nostri preparati sono senza glutine e senza lattosio; negli anni abbiamo sviluppato la rosticceria e, da qualche tempo, in negozio è possibile anche mangiare".
Non finisce qui perché, a proposito di digitalizzazione, fortificati anche grazie al percorso di "Botteghe in Vetrina", la Macelleria Chiti ha aperto lo shop on line sul suo sito internet, con il quale riesce a vendere i suoi prodotti in Italia e nel mondo.
"Creare un legame tra tradizione e innovazione è sicuramente una chiave del successo delle nostre botteghe, che non devono temere il web e le soluzioni digitali - commentano Giulio Gennari e Gabriella Orlando, presidente e direttore di Confcommercio Grosseto - ma anzi devono poterle sfruttare al meglio, anche solo per farsi conoscere, comunicare e valorizzare i loro prodotti, che spesso sono eccezionali, come dimostra la macelleria Chiti".