Sono finiti in manette per furto aggravato: si fingevano carabinieri. Nella nottata tra venerdì e sabato, i carabinieri del Comando provinciale di Grosseto e il personale della sezione di Polizia stradale di Cassino, al termine di un'operazione congiunta, hanno tratto in arresto due persone, un uomo e una donna, con l'accusa di furto aggravato in abitazione. La tecnica usata dai due malviventi è ormai nota alle Forze di Polizia, ma ancora molto utilizzata. I due soggetti hanno infatti intercettato un'anziana donna residente a Marina di Grosseto, in Maremma, riferendole telefonicamente di "... Chiamare dal Comando carabinieri di Grosseto e di avere una brutta notizia...": la figlia avrebbe avuto un incidente in automobile, per il quale un motociclista sarebbe morto dopo essere stato investito. A bordo dell'auto - secondo la storia - viaggiava la figlia col marito, ed entrambi sarebbero stati arrestati. A questo punto, il sedicente maresciallo avrebbe detto alla donna che sarebbero servite diverse migliaia di euro per il loro immediato rilascio. L'anziana, prima titubante, si è fatta poi convincere per una telefonata passatale dal truffatore, dove dall'altro capo una donna piangente, spacciatasi per la figlia, avrebbe chiesto alla madre di dare tutto al maresciallo, per farla uscire da quella situazione. Spaventata dalla situazione l'anziana ha quindi aperto la porta di casa al falso maresciallo, che subito, dal racconto fornito dalla vittima, ha iniziato a rovistare ovunque, alla ricerca di denaro ed altro. Dopo una ricerca durata diversi minuti, e alla presenza dell'anziana in confusione e presa dal panico, il malvivente è riuscito a trovare un contenitore con oro e preziosi, per un altissimo valore economico, oltre che affettivo. L'uomo, insieme a una donna ? sua complice ed autrice della seconda telefonata alla vittima ? si è dato infine alla fuga con il bottino. La signora ha quindi avvisato i parenti e carabinieri dell'accaduto. I militari si sono dati immediatamente da fare alla frenetica ricerca di ogni possibile indizio che li mettesse sulla strada dei truffatori, in movimento per ignota destinazione, e sono riusciti in breve a individuare la vettura usata dai due complici. E' iniziata quindi una sorta di inseguimento da remoto, dove - oltre a provare a tracciare la macchina - i carabinieri hanno tenuto stretti contatti con vari Comandi di polizia che hanno competenza sulla strada, che verosimilmente stavano percorrendo i due ricercati. All'altezza di Cassino, i due, in viaggio lungo l'autostrada A1 in direzione sud, sono stati finalmente intercettati e fermati da una pattuglia della Polizia stradale del posto, che li ha bloccati dopo un breve, quanto inutile, tentativo di fuga. A bordo, l'uomo e la donna non hanno dato spiegazioni di quel contenitore pieno d'oro, e la donna inizialmente si è rifiutata anche di dare le sue generalità. Portati in sede per ulteriori controlli, emerge poco dopo che quell'oro appartiene alla anziana derubata. Il tutto è stato sequestrato, mentre per i due si sono aperte le porte del carcere, dove tutt'ora sono ristretti.
