Lutto a Massa Marittima: il manager Roberto Schiavetti è venuto a mancare il 16 settembre scorso, ma non si fermano le manifestazioni di affetto della comunità per il dirigente che tanto bene ha fatto alla città .
Tra i tanti incarichi di prestigio sul territorio oltre ai ruoli di spicco ricoperti a livello nazionale, anche la presidenza dell'istituto Falusi. Ed è proprio da questa esperienza che parte la nota di cordoglio dell'amico Luciano Fedeli.
"Roberto Schiavetti è deceduto, un altro amico è volato via, se n'è andato."
"Lo voglio ricordare per uno dei suoi impegni della vita che ci ha visto affiancati: l'Istituto Falusi dove, nei limiti delle mie possibilità e competenze, ho collaborato a realizzare i suoi disegni. Penso proprio per l'amicizia disinteressata e fraterna nei miei confronti, dopo il suo primo mandato, non gli è stata rinnovata la fiducia da quella politica, in buona parte locale ma non solo, che non lo ha riconfermato. Il Falusi era in crisi e venne intrapreso un percorso che si può riassumere in pochi punti. Implementare i volumi di fatturato con l'ingresso nella gestione delle residenze e l'affidamento dei servizi domiciliari (che poi saranno tolti dalla Asl e dal Coeso), questi avrebbero aumentato la solidità del bilancio. Intraprendere un percorso per l'inquadramento del personale andando ad eliminare i costi che ricadevano sull'Asp."
"Per questo Roberto contatta lo Studio Costantino di Roma che elaborò una ipotesi per stabilizzare le nuove assunzioni con un inquadramento che avrebbe tutelato i lavoratori ed eliminato il rischio di esternalizzazione dei servizi. Cosa che si è persa per una politica che ha fatto altro. Ridurre, alla fine del mandato amministrativo, la locazione che, essendo a conclusione del mandato, non ci venne concessa dalla Regione e che lasciammo aperta ai successivi Consigli di amministrazione che l'hanno portata avanti senza supporto della politica e delle istituzioni".
"Una persona che, nel suo impegno politico ? istituzionale si è adoperata a fare senza riserve e che, come mi ha confessato, sarebbe stato pronto a riprendere e testimoniare. Lo ricordo non prevalentemente per questo ma soprattutto come amico che mi è stato a fianco nei momenti difficili senza indugio e mi ha sostenuto con quel disinteresse e correttezza propria delle persone perbene".
"A lui e alla famiglia un abbraccio sincero ed un grazie di cuore per non avere mai voltato le spalle al nostro legame, cosa che in tanti e per convenienza hanno fatto. Ciao Roberto, chissà un giorno, forse, ci riabbracceremo e comunque vada riposa in pace".