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CALCIO SERIE D

Il Follonica Gavorrano cala il poker a Camaiore

Partita a senso unico per i biancorossoblù di Brando

Roberto Bata

23 Novembre 2025, 18:56

Il Follonica Gavorrano cala il poker a Camaiore
Il Follonica Gavorrano cala il poker a Camaiore e ritrova i tre punti, al termine di una gara condotta per 80 minuti di gioco: 1-4 il risultato finale nella tredicesima giornata del girone E di Serie D. Biancorossoblù che salgono a 14 punti, undicesimo posto in classifica.
Il tabellino
CAMAIORE: Di Biagio, Tavernini, Belli, Bigica, Marcucci (24’ st Camaiani), Casani, Macchi (12’ st Luciani), Grilli, Manfredi (46’ st Kthella), Magazzu, Raineri (33’ st Usseglio). A disp.: Di Cicco, Bertellotti, Rolla, Giusti, Bartelloni. All.: Cristiani.
FOLLONICA GAVORRANO: Pacini, Rovere, Bernardini, Bellini (23’ st Lo Sicco), Marino (41’ st Bianchi), Maurizi (30’ st Crasta), Mutton, Fremura, Proietti, Pescicani (43’ st Arrighi), Giordani (17’ st Remedi). A disp.: Poggiolini, Ferretti, Bucci, Maltoni. All.: Brando.
ARBITRO: Loris Graziano di Rossano. Ass.ti: Apollaro di Rimini, Seminara di Reggio Emilia.
RETI: 7’ Magazzu, 34’ Giordani, 47’ Mutton, 22’ st Fremura, 46’ st Arrighi.
NOTE: Recupero: pt 3’, st 3’. Ammoniti: Belli, Marcucci, Bellini.

La partita
Mister Lucio Brando prima del match è costretto a operare una sostituzione rispetto all’undici iniziale previsto, a causa di un problema fisico a Matteucci durante il riscaldamento. In campo al suo posto Maurizi, mentre Ferretti viene portato in panchina. Il Follonica Gavorrano cerca la partenza forte, ma la prima occasione è per il Camaiore, con Raineri che riceve palla e calcia verso la porta, scheggiando la parte alta della traversa. E al 7’ il Camaiore trova il vantaggio: la formazione di casa conquista palla sulla trequarti biancorossoblù, in cui c’è probabilmente anche un fallo su Bellini. La palla arriva a Magazzu, che tutto solo di fronte a Pacini non sbaglia e porta i padroni di casa avanti di un gol. Da questo momento il primo tempo è un monologo del Follonica Gavorrano. Dall’altra parte al 10’ Bellini cerca la conclusione dalla distanza, Di Biagio respinge con i piedi. Al 21’, al termine di un’azione un po’ confusionaria, Mutton riesce a staccare di testa, ma la palla è di facile controllo per il portiere. E ancora il numero 11, un minuto più tardi, riceve palla in profondità, si accentra e calcia, sparando alto. Il Follonica Gavorrano spinge alla ricerca del pari, ma manca la precisione di fronte a Di Biagio, come nel caso di Maurizi al 24’, con la palla sopra la traversa. Ancora Maurizi al 28’ riceve palla in area, ma al momento di colpire di testa viene disturbato da un difensore e non riesce a trovare la porta. Al 34’ i biancorossoblù trovano il pari: Maurizi serve in profondità Mutton, che calcia rasoterra ma non riesce a superare il portiere. Accorre però Giordani, che è il più lesto di tutti e mette la palla in rete. Poi al 37’ Mutton si trova ancora in profondità, ma questa volta non riesce a saltare il portiere in uscita e l’azione sfuma.
Al 39’ Bellini usufruisce di un calcio di punizione da buona posizione: sceglie per la soluzione rasoterra, ma la palla esce a lato. E un minuto più tardi la conclusione di Marino termina alta lontano dallo specchio. Il Follonica Gavorrano spinge forte e al 42’ arriva ancora una buona occasione per Mutton, che sfiora di testa il palo alla destra del portiere. Al 47’ il risultato viene capovolto: Giordani riceve palla da Bellini e il numero 77 dal limite dell’area trova l’imbucata per Mutton, che in girata deposita in rete, portando i biancorossoblù in vantaggio al rientro negli spogliatoi.
Al 7’ la prima occasione del secondo tempo, con la bella sgroppata sulla sinistra di Raineri che termina con il suo tiro parato da Pacini. Al 18’ grande occasione per Pescicani, che si accentra e tira con il destro a giro, spedendo a lato di un soffio. Al 22’ il Follonica Gavorrano trova il tris: Fremura colpisce di testa su calcio d’angolo ma colpisce il palo. Sulla sfera si avventano il portiere e Remedi, con la palla che termina in rete già sul colpo di testa. Al 33’ Pescicani riceve palla in area, controlla e calcia, ma la sfera termina a lato. Al 37’ Lo Sicco cerca la traiettoria giusta su calcio piazzato, Di Biagio para senza problemi. Il Camaiore prova la reazione nel finale e al 40’ Bigica cerca il fendente da fuori, la palla viene deviata in angolo.
Al 42’ Lo Sicco serve Mutton, che scarica per Pescicani. La sua botta termina fuori. Al 46’ il Follonica Gavorrano cala il poker con un gran gol di Arrighi, appena entrato in campo. Il numero 66 prende palla e fa 80 metri palla al piede, depositando in rete al termine della corsa con un diagonale imparabile. Finisce così, con il Follonica Gavorrano che batte il Camaiore per 1-4 al termine di una gara a senso unico.

Le interviste
«Quando arrivo da queste parti – ha dichiarato mister Lucio Brando – mi sento quasi a casa, è sempre una bella emozione. Tornando alla partita, c’è da essere soddisfatti. Vedo una squadra in crescita, che ha voglia di trovare un’identità propria. È ciò che stiamo cercando e che proviamo a trasformare in prestazioni. Quando arriva la prestazione, è più facile che arrivi anche il risultato. La squadra sta mostrando sempre più attitudine e predisposizione al dominio del gioco. Domenica scorsa, nonostante tutto, avevamo fatto una prestazione buona dal punto di vista dell’intensità, sappiamo di avere ancora margini notevoli di miglioramento. Però la base c’è e tutti abbiamo la convinzione che questa squadra possa crescere ancora molto. Oggi abbiamo creato davvero tanto, pur finalizzando relativamente poco. Va fatto un applauso a questi ragazzi. Siamo alla terza settimana di lavoro, quindi c’è bisogno di conoscere i giocatori, provare, vedere. Siamo in una fase ancora sperimentale, ed è normale che sia così. Stiamo cercando alternative e stiamo provando a mettere ogni giocatore nelle condizioni migliori per essere funzionale al nostro modo di lavorare. Lavoriamo tutti i giorni con tante energie. Sono arrivato portando energia, quella che sentivo dentro e che credo servisse all’ambiente. Questa energia poi diventa prestazione. In campo ci vanno loro, sono loro a dare interpretazione. Negli ultimi 30 metri vogliamo lasciare spazio alle individualità, di interpretare i ruoli, devono divertirsi. A noi spetta metterli nelle condizioni di arrivare nel posto giusto al momento giusto, attraverso concetti e principi chiari. Mi auguro che questo percorso appena iniziato possa portare grossi benefici nel medio-lungo periodo. La società vuole questo, l’allenatore vuole questo, per iniziare qualcosa che possa durare. È vero che partire a metà novembre è complicato, bisogna anche ripulire ciò che inevitabilmente i ragazzi hanno dentro. Ma bisogna lavorare, e il lavoro non ci spaventa. Oggi va bene così, testa alla prossima. La classifica non mi interessa, lo dico sinceramente. I risultati sono figli delle prestazioni, e le prestazioni sono figlie del lavoro e dell’identità. Prima si cerca l’identità, poi viene tutto il resto. La classifica la conosciamo, sappiamo di aver bisogno di punti, come tutte le squadre del mondo. Ma siamo a novembre, vedremo a fine aprile dove saremo. Adesso è importante trovare la nostra identità, su questo lavoriamo partita dopo partita».

«È stata una partita combattuta e difficile. Si era messa subito male con quel gol arrivato a freddo – ha dichiarato Alain Fremura – però siamo stati bravi, abbiamo creato tantissime occasioni e probabilmente uno degli errori principali è stato non averle finalizzate. Nonostante questo siamo riusciti a ribaltarla. Nel secondo tempo abbiamo continuato a giocare e a proporre le nostre idee, quelle che stiamo portando avanti con il nostro allenatore. È una vittoria sofferta ma fondamentale, sia per la classifica sia per l’umore. Venivamo da una vittoria e poi da una sconfitta, ma precedentemente da un periodo molto negativo. I risultati e le vittorie aiutano a prendere consapevolezza e lavorare meglio durante la settimana. Quando cambia l’allenatore per noi giocatori inizia un nuovo percorso, in cui bisogna prendersi responsabilità, perché il cambio è una sconfitta per tutti. È arrivato un allenatore con idee diverse rispetto a tanti altri. Per certi aspetti difficili da assimilare, ma anche interessanti e belle da interpretare, perché propone un calcio propositivo, fatto di intensità e aggressività. È bello far parte di questo tipo di meccanismo. È un calcio molto diverso e serve tempo per trovare tutti i meccanismi e le sincronie. Ma settimana dopo settimana stiamo mettendo tasselli importanti per fare un finale di girone d’andata e un girone di ritorno importanti. In questo momento porsi obiettivi a lungo termine non avrebbe senso. Dobbiamo lavorare partita dopo partita e vedere a fine girone d’andata dove saremo. Da lì potremo essere più o meno ambiziosi. Adesso ogni partita è fondamentale, perché anche se oggi abbiamo vinto siamo ancora nella zona calda. Quindi c’è da lavorare, lavorare e ancora lavorare».
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