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TERRITORIO

L'Umbria in scena: Paladino illumina Perugia e McCurry incanta Montefalco

(Informazione promozionale) L'Umbria si conferma un palcoscenico culturale di prim'ordine per l'inverno 2025/2026, grazie a due eventi di risonanza internazionale

Emma Lapis

04 Dicembre 2025, 15:15

2. Ragazza corre su per la strada. Perugia, Umbria, Italia, 2022 ©Steve McCurry

Perugia, Umbria, Italia, 2022 ©Steve McCurry

Protagonisti di queste feste natalizie due maestri assoluti: l'italiano Mimmo Paladino e l'americano Steve McCurry. La regione unisce così la celebrazione del contemporaneo con la rilettura affettuosa delle proprie tradizioni e del paesaggio. Corso Vannucci, il cuore pulsante di Perugia, si illumina con un tocco d'arte per il periodo natalizio. Le Luminarie d'Artista, firmate dal celebre maestro della Transavanguardia, Mimmo Paladino, hanno acceso il cielo della via principale a partire dal 28 novembre. L'installazione, intitolata "Concerto in piazza", riprende il motivo del grande telo d'artista che già da giugno veste la facciata di Palazzo Baldeschi per la Fondazione Perugia. Le luminarie non sono semplici decorazioni, ma veri e propri festoni multicolori che evocano le insegne festive storiche, rielaborando in chiave contemporanea l'identità del territorio umbro. Tra i segni che si riconoscono: il profilo del Grifo, porzioni di borghi antichi, croci, volti, la trifora di Palazzo dei Priori e l'immagine della Fontana Maggiore. Il progetto è frutto della sinergia tra la Galleria Nazionale dell’Umbria (GNU) e il Comune di Perugia, e funge da intervento urbano collaterale alla grande Mostra Antologica che Paladino dedica all'Umbria.

Una grande antologica diffusa in tre sedi

Fino al 18 gennaio 2026, tre prestigiose sedi espositive nazionali in Umbria ospitano l'ampia retrospettiva di Paladino:

  • Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (GNU): Focus sui lavori degli anni Settanta e Ottanta, dalle opere di grande formato alla pittura materica che invade lo spazio, con lavori seminali come Silenzioso (1977) e Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro. La mostra ripercorre il passaggio dall'arte concettuale alla pittura figurativa, esplorando l'influenza dell'Arte Povera e l'inizio della Transavanguardia.
  • Spoleto, Rocca Albornoz – Museo nazionale del Ducato: Qui domina il tema della scultura. Spiccano l'installazione Senza titolo (2006) – creata con i frammenti fusi delle sculture lignee usate per il film Quijote – e l'emozionante presenza de "I Dormienti" nel Salone Antonini, installazione in terracotta originariamente concepita nel 1988 e successivamente esposta, con l'accompagnamento sonoro di Brian Eno, nei sotterranei della Roundhouse di Londra.
  • Gubbio, Palazzo Ducale: Spazio dedicato ai lavori degli ultimi due decenni, con opere significative che utilizzano la carta come supporto (1799, 33 canti) e un'ampia sezione dedicata al suo universo anti-simbolico e al suo bestiario fantasioso, inclusi i lavori realizzati nel 2025.

La mostra, curata da Costantino D’Orazio e Aurora Roscini Vitali con la collaborazione dell'artista, presenta oltre sessanta opere, alcune inedite o raramente esposte, e prevede un biglietto unico (15 euro) per facilitare la visita in tutte e tre le sedi. 

Il Ritorno di Steve McCurry: L'Umbria con Uno Sguardo Unico a Montefalco

A oltre dieci anni dalla prima esposizione, il leggendario fotografo americano Steve McCurry torna in Umbria con la mostra “Steve McCurry - Umbria” a Montefalco al Complesso museale San Francesco, Montefalco (Pg) fino al 3 maggio 2026. L'esposizione, curata da Biba Giacchetti, presenta 60 fotografie, molte delle quali inedite, frutto del lungo e appassionato viaggio che McCurry ha compiuto in diverse occasioni attraverso la regione. L'artista, noto per la sua capacità di catturare l'elemento umano in contesti di conflitto e culture dimenticate – e celebrato per l'iconica foto della Ragazza Afghana – offre uno "storytelling" visivo di luoghi, persone, feste e paesaggi, da Montefalco a Gubbio, passando per Assisi e Spoleto. Come ha spiegato lo stesso McCurry, il ritorno a Montefalco "è stato come chiudere un cerchio o, forse, aprirne uno nuovo. C'era ancora molto da dire sullo spirito di questa regione". La mostra non è una semplice antologia, ma un percorso intimo e libero che restituisce la "magia" dell'Umbria attraverso uno sguardo potente, arricchito da un video esplicativo sulle esperienze vissute dal fotografo in questa "terra che non si attraversa: si vive". L'organizzazione è affidata a Maggioli Cultura e Turismo. Per gli amanti dell'arte e della fotografia, l'Umbria si configura dunque come una destinazione imperdibile in questa stagione, offrendo un dialogo stimolante tra il segno archetipico e contemporaneo di Paladino e la narrazione visiva, calda e profonda, di McCurry.

Per ulteriori informazioni consultare il sito umbriatourism.it

 

 

 

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