IL CASO
La minoranza lascia la seduta del Consiglio comunale di Follonica
I banchi vuoti della minoranza di centrosinistra
"Il dibattito che si è acceso in Consiglio comunale – interviene il consigliere comunale Giacomo Manni (Gruppo misto) – merita di essere spiegato con chiarezza ai cittadini, perché chi non era presente rischia di non capire quale fosse il vero nodo della discussione. L’oggetto del contendere non erano posizioni politiche contrapposte, ma la correttezza procedurale con cui la maggioranza ha portato in aula alcune delibere. La variazione di bilancio, atto propedeutico e fondamentale, non è stata trattata in Commissione consiliare per assenza del numero legale. Di conseguenza, non potevano essere correttamente discusse neppure le altre delibere collegate. Il passaggio preliminare in connessione è previsto dal Regolamento del Consiglio comunale e dalle normali prassi istituzionali: la maggioranza, però, non si è presentata o non ha garantito il numero legale in più convocazioni, quali la Conferenza dei capogruppo dove il numero legale è stato mantenuto dall’opposizione e in occasione della commissione consiliare propedeutica alla trattazione della variazione di bilancio, compromettendo proprio quel lavoro preparatorio che serve a evitare tensioni e fraintendimenti. Chi governa ha l’onore delle scelte, ma anche l’onere della responsabilità e della tenuta, che in questa occasione non è stata esercitata. Per questa ragione, prima dell’inizio della discussione, esprimendo le mie osservazioni e motivazioni, sono uscito dall'aula consiliare nel pieno rispetto del mandato attribuitomi dai cittadini e del regolamento che disciplina le procedure istituzionali".
"Proprio perché rispetto profondamente il ruolo che ricopro – prosegue Manni – sento anche il dovere di dirlo con chiarezza: la sala consiliare richiede un comportamento all’altezza del luogo che rappresenta. In Consiglio si può, anzi si deve, discutere nel merito anche con forza, ma non si deve mai scendere in toni o atteggiamenti che travalicano la correttezza istituzionale. Quel luogo non può essere trasformato in un’arena: ha una sua sacralità istituzionale e una sua funzione fondamentale di indirizzo e di controllo, che vanno tutelate e rispettate sempre, da tutti. Per questo non accetto che, nel comunicato del sindaco, tutta l’opposizione sia stata trattata come un unico corpo indistinto: io non ho pronunciato né condiviso alcuna delle espressioni riportate e non possono essere attribuiti a me comportamenti che non mi appartengono. Lo dico per rispetto dell’istituzione, della città e della mia stessa dignità personale di consigliere comunale, che in questi anni ha sempre mantenuto un comportamento equilibrato e rispettoso. Ritengo opportuno che il sindaco eviti generalizzazioni che rischiano di creare disinformazione, chiarendo le diverse posizioni e responsabilità. La città merita trasparenza, non confusione".
"In Consiglio comunale – è l'intervento degli esponenti di Fratelli d'Italia di Follonica – abbiamo assistito all’ennesima scena indecorosa messa in atto dal centrosinistra unito. Le opposizioni hanno abbandonato l’aula rifiutandosi di discutere il bilancio, appellandosi alla pretestuosa scusa che la commissione del giorno precedente non avrebbe concluso i lavori. Una motivazione falsa: la commissione Bilancio ha lavorato a lungo, punto per punto, fino a quando un consigliere di maggioranza ha dovuto assentarsi per ragioni personali. È stato allora che il centrosinistra ha fatto mancare volontariamente il numero legale, facendo saltare la seduta. Ma ciò che è accaduto in Consiglio comunale va ben oltre la normale dialettica politica. La consigliera del Partito Democratico Francesca Stella, da anni autoproclamatasi paladina del rispetto istituzionale, si è resa protagonista di una gravissima aggressione verbale contro la vicesegretaria Mauri e la dirigente Gregucci, professioniste serie che lavorano per tutti i cittadini. Prima ha inveito contro la vicesegretaria intimandole di vergognarsi, poi, uscendo dall’aula, ha gridato verso la maggioranza e verso gli stessi uffici comunali: Fascisti!. Un’accusa infamante, violenta, utilizzata come clava quando mancano gli argomenti. Un gesto di inaudita gravità, soprattutto da parte di chi da anni pretende di impartire lezioni di civiltà e pretende scuse per molto meno. A rendere il tutto ancora più paradossale, la circostanza che nella stessa seduta la consigliera Giorgieri, collega di Stella, avesse iniziato le comunicazioni lamentando un presunto episodio di violenza verbale accaduto a Manciano. Evidentemente, la condanna vale solo quando fa comodo: le lezioni morali non sono credibili quando nella stessa seduta si urla fascisti contro le istituzioni. Condanniamo senza esitazioni questo comportamento indegno, non accettiamo lezioni da chi insulta dirigenti pubblici e fugge dall’aula. La città ha visto, ha sentito e saprà giudicare. Noi continueremo a lavorare con serietà, numeri, fatti e rispetto delle regole. Loro continuino pure con urla, abbandoni e teatro politico. Follonica merita molto di più".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy