Mercoledì 12 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

IL MESSAGGIO

Da Livorno a Palazzo Strozzi: Mia Bintou Diop e la voce della nuova generazione

Una storia di impegno e appartenenza: la nuova vice della Toscana parla di comunità, responsabilità e futuro

Carolina  Brugi

12 Novembre 2025, 12:32

Eugenio Giani e Mia Bintou Diop

Eugenio Giani e Mia Bintou Diop

Con la nomina di Mia Bintou Diop a vicepresidente della Regione Toscana, la giunta guidata da Eugenio Giani introduce un volto nuovo e generazionale nel cuore dell’esecutivo toscano. Nata a Livorno nel 2002 da padre senegalese e da madre italiana con origini tedesche, Diop è consigliera comunale a Livorno, studentessa di Scienze politiche e militante del Partito Democratico.

In un lungo post pubblicato sulle sue pagine social, Diop ha affidato il proprio pensiero alla comunità, alla città che l’ha formata e alla generazione a cui appartiene. «Sono emozionata, non lo nascondo – scrive – Il presidente Eugenio Giani, che ringrazio, mi ha nominata vicepresidente della Regione Toscana. Quando mi è arrivata la sua proposta, la testa si è riempita di domande. E la risposta l’ho trovata dove tutto è iniziato: Livorno. Perché quello che sono viene da lì. Dalle scuole, dai circoli, dai tavoli in cui si discute per ore, dalla mia prima esperienza nelle istituzioni locali. Da una città che mi ha insegnato che l’impegno non è mai individuale. Che quando ti affidi alla comunità, non cammini mai da sola».

Per Diop, la nomina rappresenta una sfida personale ma anche un mandato generazionale. «Quando a dieci anni, sul palco del Terminal Crociere, dissi che volevo essere riconosciuta per ciò che ero, non sapevo cosa sarebbe arrivato dopo – prosegue – Sapevo solo che le parole contano e che bisogna sostenerle in ogni passo del proprio percorso. Oggi la mia generazione vive tra affitti impossibili, lavori precari, genitori verso cui non si vuole pesare ma da cui non si riesce a staccarsi. Ne faccio parte anch’io. E proprio per questo voglio portarla dentro ogni scelta e ogni decisione».

Poi il richiamo forte alla responsabilità e all’azione: «Quindi sì, è una responsabilità grande. E sì, magari oggi mi tremano un po’ le mani. Ma sono le mani di una generazione che sa di voler fare e che vuole avere la possibilità di poter fare. Essere nominata vicepresidente della Toscana a 23 anni significa anche questo: non è vero che i giovani devono aspettare il loro turno, come sostengono quelli che ci vorrebbero tener lontani da tutto. La verità è che il turno non arriva mai, se non siamo noi a prendercelo».

Infine, un messaggio di partecipazione: «Oggi posso dire una cosa semplice: noi ci siamo. Con le nostre storie, i nostri studi, le nostre battaglie, i nostri valori, la nostra faccia. Per una Toscana che non si limiti ad amministrare l’esistente, ma che allarghi lo spazio dei diritti e delle possibilità per tutte e per tutti, ogni giorno».

Con la sua nomina, Diop diventa la più giovane vicepresidente nella storia della Toscana e porta con sé un simbolo: l’ingresso della generazione Z nel governo regionale. Mossa che il presidente Giani ha commentato sottolineando che si tratta di «una Toscana che sappia parlare alle giovani generazioni, che sono il nostro presente e futuro».
La scelta, pur non priva di qualche malumore interno, segna un cambiamento e proietta la Regione verso un rinnovamento, tanto generazionale quanto territoriale.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie