Grosseto
Una vicenda molto particolare ha interessato Grosseto nei giorni scorsi. Nella notte tra sabato e domenica, i Carabinieri hanno arrestato una donna nella flagranza di un episodio di estorsione aggravata ai danni di un uomo. La vicenda è proseguita nei giorni successivi, quando gli stessi Carabinieri hanno notificato un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Grosseto a carico di un uomo, individuato quale principale autore e “mente” dell’estorsione.
I fatti risalgono ad alcuni giorni prima, quando un uomo si è presentato agli uffici di Piazza La Marmora, sede del Comando Provinciale, per denunciare di aver subito minacce gravi ai danni suoi e dei familiari, da parte di un uomo che conosceva, anche se alla lontana, da circa un anno. Quest’uomo, ha riferito la vittima, gli aveva chiesto senza un motivo specifico una somma importante, da consegnare tra l’altro entro una data predeterminata. Se non fosse stato in grado o non avesse provveduto, sempre seguendo il racconto della vittima, ci sarebbero potute essere ripercussioni nei confronti suoi e della famiglia.
Impaurito, l’uomo ha denunciato tutto ai Carabinieri che si sono messi immediatamente all’opera, individuando pochi giorni dopo il presunto autore delle minacce. Quest’ultimo, in successivi contatti con la vittima, aveva dato indicazioni sulla consegna del denaro, fornendo solo all’ultimo momento i riferimenti su luogo e orario. In questa fase è entrata in gioco la donna, indicata dall’estorsore come la persona che avrebbe dovuto prendere in consegna i soldi. I Carabinieri pertanto hanno organizzato servizi di osservazione, monitorando la situazione, e arrivati al momento dello scambio sono riusciti a intercettare l’esatto momento in cui la vittima, sempre seguendo le indicazioni dell’uomo, ha consegnato il denaro contante alla donna. Avvenuto lo scambio, i Carabinieri sono intervenuti fermando la donna e recuperando nell’immediato la somma che pochi secondi prima le era stata consegnata.
Le indagini, proseguite nelle giornate successive, hanno consentito al Pubblico Ministero titolare del fascicolo di indagine di emettere un decreto di fermo a carico dell’uomo, individuato fuori provincia e fermato dai militari che nel frattempo si erano messi sulle sue tracce. Le persone arrestate per la vicenda, sono da considerarsi presunti innocenti fino al definitivo accertamento di responsabilità con sentenza irrevocabile.
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