Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Grosseto

Grosseto, controlli della Digos: 5 denunciati per truffa e reati di falso ai danni di cittadini stranieri

Redazione Web

03 Marzo 2025, 11:34

Dalle indagini svolte dalla Digos della Questura di Grosseto, la Procura della Repubblica presso il Tribunale ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 5 persone, 3 italiani e 2 stranieri regolari, in relazione ai reati di truffa (640 c.p.), falsità in certificati o autorizzazioni amministrative (477 c.p.) e falso materiale commesso dal privato (482 c.p.).

La Sezione Investigativa della Digos ha preso spunto dai periodici accertamenti svolti dall’Ufficio Immigrazione della Questura sulle documentazioni relative alle richieste di permesso di soggiorno, attraverso accertamenti preliminari sui numerosi stranieri i quali, raggirati e convinti dagli indagati della necessità del certificato di residenza o della cessione di fabbricato per l’ottenimento del permesso di soggiorno, pagavano somme di denaro per ottenerli, mentre in realtà erano falsi e, nella maggior parte dei casi, inutili. L’analisi ha consentito di rilevare la presenza di moltissime contraffazioni documentali, perlopiù relative a false residenze o a cessioni di fabbricato contenenti false dichiarazioni, per oltre 1000 casi accertati.

In particolare, i cittadini stranieri, indotti in errore e persuasi dagli indagati sulla necessità di ottenere la documentazione, poi risultata contraffatta, attestante la residenza o la dimora, (es.: certificati di residenza) o basata su falsa attestazione (es.: dichiarazioni di cessione di fabbricato ai fini di ospitalità), venivano indotti a pagare somme di denaro variabili dai 150,00 € ai 750,00 €.

Le indagini della Digos hanno inoltre consentito, attraverso numerosi servizi di appostamento e di pedinamento, comparati con le informazioni raccolte a verbale da decine cittadini stranieri in attesa di rilascio di permesso di soggiorno e con le verifiche documentali, di porre in risalto le modalità di approccio alla richiesta di documenti e la procedura di scambio dietro pagamento di denaro, perfezionata, nella maggior parte dei casi, nei pressi della Stazione Ferroviaria di Grosseto e del Palazzo delle Poste. Altri accertamenti hanno permesso di svelare fittizie dimore presso abitazioni utilizzate nelle false cessioni di fabbricato, che risultavano essere sempre le medesime e riferibili agli indagati ed ubicate, in particolare, nei comuni di Grosseto, Follonica e Roccastrada. I certificati di residenza erano in realtà documenti apparentemente rilasciati dai Comuni ma falsi, in quanto a colori, o riportanti vie inesistenti, o con l’indicazione di indirizzi mail non riferibili al Comune rilasciante e con evidenti errori di battitura. Addirittura, in alcuni casi, gli stranieri venivano inseriti nello stato di famiglia degli indagati.

Dato saliente, la quasi totalità degli stranieri coinvolti risultava soggiornare in Italia per motivi di protezione internazionale, quindi per il rilascio dei permessi di soggiorno non sarebbe stata necessaria alcuna ulteriore documentazione, per la quale, invece, i cittadini stranieri, vittime della truffa, venivano indotti a pagare ingenti somme di denaro. Alla chiusura delle indagini, protrattesi per due anni, valutati gli elementi raccolti, la Procura di Grosseto ha quindi adottato la richiesta di rinvio a giudizio. Gli indagati sono da considerare presunti innocenti fino al definitivo accertamento di responsabilità con sentenza irrevocabile.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie