Morto Marcello Iaconetti, violinista e grande appassionato di fotografia

Follonica in lutto. E' morto l'artista Marcello Iaconetti, stimato musicista e appassionato di fotografia. Ad annunciarlo sono gli amici su Facebook. 

"Quando muore un musicista - dice un amico - si sente di colpo uno speciale spirito di comunità che ci lega tutti. Due anni fa Marcello Iaconetti mi aveva scritto: quando passi da Torino avvisami così ti faccio un ritratto. Ma ogni volta non c'era modo di incastrare i rispettivi impegni. Musicista, violinista, con una passione enorme per la fotografia, dotato di un tocco ironico e di una speciale attenzione per i più deboli, quelli in difficoltà, quelli ai margini - sempre senza la minima retorica - Marcello coglieva nelle sue foto la Vita, quella che ci attraversa tutti, e che in lui è passata abbondantemente, con grande ricchezza - fino ad oggi. Lo scrivo qui nella speranza di raggiungere tutti coloro che lo hanno conosciuto, attraverso qualcuno dei suoi scatti".

E ancora un altro messaggio, dell'amico Mimmo Fiorani.

"Una volta, non so perché, ci siamo messi a parlare del senso della vita. Ci siamo detti che in effetti è solo uno: poter dire, prima di chiudere gli occhi, 'ne è valsa la pena'. Ora a te chiedo, caro amico mio, ne è valsa la pena? Com'è andata la tua vita Marcello? Hai fatto il lavoro che hai voluto, hai vissuto secondo i tuoi principi, hai portato avanti testardamente le tue convinzioni, hai fatto le scelte che volevi senza guardar in faccia a nessuno. Allora Marcello? Ne è valsa la pena? Sì. Questo conta. E sì, è vero, è finita troppo, troppo presto. Non doveva finire così presto. Avevamo da fare ancora molte cose. Quindi non andremo più insieme in montagna, non parleremo più della tua voglia di tornare a vivere a Follonica, non andremo più all'Elba, non ci prenderemo più per il culo, non rideremo più dei detti maremmani, non parleremo più di musica, non berremo più fino allo sfinimento fingendo di esser sobri. Non faremo più tante altre cose. Però le abbiamo fatte, almeno questo non ce lo potrà togliere nessuno. Non mi piace salutare le persone come te con il pianto. Lo so, è inevitabile, ma preferisco ricordarti con gli aneddoti che ci facevano tanto ridere. Perché te, Marcello, sei stato e sei una cosa bella della mia vita. Sono felice, davvero tanto, di averti conosciuto 25 anni fa. Ti voglio bene, amico mio. Ti voglio tanto bene, Marcello".